Alliaria comune

Nome scientifico: Alliaria petiolata (M. Bieb.) Cavara et Grande (Sinonimi: Arabis petiolata M. Bieb – Alliaria officinalis Andrz. – Erysimum alliaria L. – Sisymbrium alliaria Scop.)

Famiglia: Brassicaceae

Altri nomi comuni: Erba aglina – Alliaria – Lunaria selvatica

Habitat naturale: Radure umide e ombrose dei boschi e nelle siepi da 0 a 1700 metri; più rara lungo le coste. Presente in tutte le regioni italiane tranne in Sardegna.

Periodo di fioritura: Da aprile a luglio a seconda della quota.

Descrizione della pianta: Pianta erbacea annuale o bienne alta 30 – 120 cm con fusto eretto rigido e cilindrico semplice o ramificato solo nella parte superiore; la pianta, in gran parte glabra, è un poco pubescente soltanto alla base. Le foglie sono alterne e rugose. Le inferiori, lunghe 8 cm e larghe 7 cm, sono sostenute da un lungo picciolo e cadono all’antesi; presentano lamina cordato-reniforme con bordo crenato. Le foglie superiori presentano picciolo più breve e forma rombica; terminano con una punta e sul bordo sono caratterizzate da denti aguzzi. Le foglie sono glabre nella pagina superiore mentre presentano pochi peli sparsi in quella inferiore; emanano un forte odore di aglio se stropicciate. I fiori sono raccolti in racemi terminali e presentano 4 sepali verdastri e 4 petali bianchi lunghi 5 – 6 mm con 6 stami e stilo molto breve.

Note: E’ pianta impollinata da api e farfalle. Il nome generico della specie si riferisce all’odore e al sapore di aglio della pianta mentre il nome specifico deriva dal lungo picciolo che sostiene le foglie. E’ pianta farmaceutica che contiene mirosina, glucosidi solforati, olio essenziale, vitamina C e petcina. E’ utilizzata per le sue proprietà antiasmatiche, antisettiche, vermifughe, antistarnuto ed espettoranti. Trova inoltre uso in cucina: foglie e fiori, in insalate minestre e ripieni, possono sostituire l’aglio rispetto al quale sono più digeribili. Ad esempio foglie e getti primaverili possono essere lessati e, assieme ad altre verdure, essere passati in padella o utilizzati per riempire crescioni, piadine, torte rustiche o per farcire arrosti. I semi contengono un olio essenziale simile a quello della senape che può essere impiegato come insaporitore.

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate nel comune di Limone Piemonte tra Tetti Ziton e Maira Volpigera (m 1300 – Alpi Marittime).

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