Androsace di Wulfen

Nome scientifico: Androsace wulfeniana Sieber ex Koch

Famiglia: Primulaceae

Habitat naturale: Roccette porfiriche, creste e rupi in posizioni esposte alle intemperie, pendii erbosi su substrato acido da 2000 a 2600 metri. E’ un endemismo delle Alpi Orientali presente principalmente in Austria nelle Alpi della Gurktal (Eisenuth e rilievi circostanti), Alpi della Seetal e Bassi Tauri. Da segnalare la presenza di alcune piccole stazioni disgiunte ed isolate in Trentino nel gruppo del Lagorai dove comunque è pianta assai rara. La stazione più grande interessa la cresta ovest della Cavallazza tra 2000 e 2200 metri, meno estesa appare la stazione sulla Cavallazza Piccola (m 2170). Sempre nell’ambito del Lagorai sono da ricordare le stazioni in coincidenza della Forcella Coldosè (m 2180), sul versante est del Cadinon (m 2250 – 2300) e ad ovest del Coltorondo (m 2220). Dubbie e da verificare le segnalazioni per il Montalon e per la cresta di Col Margherita - Cima Bocche.

Periodo di fioritura: Da maggio a luglio

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta appena 1 – 5 cm che forma cuscinetti poco compatti. Le foglie, lunghe 4 – 6 mm e larghe 1,5 – 2 mm, presentano lamina ellittico-lanceolata con apice per lo più acuto e spesso arrossato; sono cosparse di peli stellati o ramificati. I fiori sono portati da peduncoli di 4 – 12 mm e sono solitari; presentano corolla rosata o rossastra con 5 petali smarginati, obovati e ben divisi fra loro; la fauce può essere di un rosa più intenso oppure gialla o giallo – aranciata. Il calice presenta denti più brevi del tubo con peli ramificati.

Note: Il nome della specie ricorda il botanico, geologo ed alpinista austriaco Franz Xavier von Wulfen (1728 – 1805) autore della “Flora Norica phanerogama”, importante testo incentrato sulla flora delle Alpi Orientali. Possibile confusione con Androsace alpina che si distingue tuttavia per le foglie ad apice non acuto e mai arrossato. Diverso è anche l’habitat; sebbene siano entrambe piante silicicole, Androsace alpina predilige macereti, roccette e sfasciumi in posizioni riparate rivolte a settentrione. Androsace wulfeniana preferisce invece posizioni in piena cresta dove il forte vento e l’intensa insolazione mettono a dura prova la maggioranza delle altre specie. E’ il caso ad esempio della stazione presente sulla Cavallazza (Lagorai), dove si rilevano diverse piante lungo il crinale che appare in gran parte eroso dal vento.

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate sulle pendici occidentali del Monte Cavallazza lungo la via normale che sale dai Laghi di Colbricon alla vetta (m 2150 – Catena del Lagorai).  

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