Bartsia alpina

Nome scientifico: Bartsia alpina L.

Famiglia: Scrophulariaceae

Altro nome comune: Bartsia

Habitat naturale: Praterie umide, pascoli, ambienti nivali, da 1700 a 2600 metri con rari sconfinamenti nei due sensi (da 1000 a 2900 metri). E’ specie indifferente al substrato. In Italia è presente in tutto l’arco alpino interessando pertanto Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli

Periodo di fioritura: Da giugno ad agosto

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne artico alpina alta 8 – 15 cm con fusto ascendente semplice caratterizzato da peli riflessi. Le foglie sono opposte, ovali, pubescenti, con dentelli acuti sul margine. I fiori sono raccolti in racemi all’apice dei fusti e presentano colore variabile tra il violetto e il rosa pallido; sbocciano all’ascella di brattee violacee simili ma minori delle foglie. Il calice è irsuto, con tubo campanulato e 4 denti. La corolla è bilabiata, ghiandolosa, grande 15 – 19 mm, con labbro superiore a forma di elmo mentre quello inferiore è più breve e trilobato. Sono presenti 4 stami con antere vellutate di colore bianco.

Note: Genere dedicato a Königsberg J. Bartsch (1710-1738), amico di Linneo; quest’ultimo gli cedette la carica di medico della Compagnia Olandese Boerhave per lo sfruttamento del Suriname. Qui, per il clima e i maltrattamenti subiti dal Governatore perse la vita ad appena 29 anni. Addolorato Linneo gli dedicò la pianta.

Dove l’abbiamo osservata: Le prime due fotografie sono state realizzate poco a valle del Passo del Frate (m 2200 – Alpi Giudicarie). Le ultime due fotografie sono state realizzate nei pascoli umidi presso il Lago di S.Anna (m 2200 – Alpi Marittime).

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