Caglio delle Apuane

Nome scientifico: Galium palaeoitalicum Ehrend. (Sinonimi: Galium pyrenaicum Auct.fl.ital.- Galium olympicum Auct. non Boiss.)

Famiglia: Rubiceae

Altro nome comune: Stellina delle Apuane

Habitat naturale: Pietraie e fessure delle rocce calcaree in luoghi assolati ed esposti al vento da 700 a 2200 metri di quota. Si tratta di un importante endemismo delle Alpi Apuane ad areale pertanto piuttosto ristretto. Oltre che sulle Apuane esistono altri piccoli areali che interessano l'Appennino Campano, Lucano oltre ad una piccola stazione presso la cima del Monte Pollino nell’Appennino Calabro. La distribuzione frammentata in aree dove sono presenti altri relitti fa ritenere che si tratti di un paleoendemismo. Si tratta in pratica di una pianta un tempo ampiamente diffusa che si è estinta in quasi tutte le località rimanendo confinata in aree circoscritte, separate e lontane fra loro. Il Galium palaeoitalicum è quindi un classico esempio di specie ad areale disgiunto o frazionato. Da notare l’esistenza di altre due piante affini: il Galium pyrenaicum presente sui Pirenei e il Galium olympicum Boiss. con areale limitato al Monte Olimpo di Bitinia in Anatolia (Turchia); quest'ultima specie è particolarmente affine a Galium palaeoitalicum Ehrend. Con tutta probabilità tutte e tre le specie hanno un antenato comune. Studi hanno dimostrato che Galium palaeoitalicum Ehrend. ha un numero di cromosomi pari a 2n=20 e non 22 come nelle altre due specie. Probabilmente due cromosomi si sono nel tempo fusi insieme generando una nuova specie endemica.

Periodo di fioritura: Da maggio a luglio

Descrizione della pianta: Piccola pianta a cuscinetto alta pochi centimetri con fusticini ricoperti da piccole foglie aghiformi disposte in verticilli e non più lunghe di mezzo centimetro. I fiori hanno la forma di minuscoli imbuti aperti verso l’alto con diametro di un paio di millimetri e con 4 lobi triangolari acuti.

Note: A prima vista la pianta appare come un muschio; nelle Alpi Apuane predilige la fascia tra i 1000 e i 1700 metri e si è stanziata soprattutto nelle minuscole fessure delle rocce calcaree riuscendo a vincere la concorrenza delle altre piante.

Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie sono state realizzate nelle Alpi Apuane; le prime sette provengono dalle rocce che si incontrano in salita dall’altipiano della Pianiza alla vetta del Pizzo delle Saette (circa m 1600). Le restanti quattro fotografie sono state ottenute presso la vetta del Monte Focoletta (circa m 1650).

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