Euforbia verrucosa

Nome scientifico: Euphorbia verrucosa L. (Sinonimo: Euphorbia flavicoma subsp. verrucosa (Fiori) Pignatti – Tithymalus brittingeri (Opiz ex Samp.) Holub – Euphorbia brittingeri Opiz ex Samp.)

Famiglia: Euphorbiaceae

Altro nome comune: Euforbia di Brittinger

Habitat naturale: Radure boschive, prati aridi preferibilmente su substrato calcareo da 0 a 1200 metri. Presente in Italia in Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Marche. Sono incerte le segnalazioni provenienti da Lazio, Abruzzo e Campania. In passato è stata segnalata per errore in Valle d’Aosta.

Periodo di fioritura: Da aprile a giugno

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 20 – 50 cm con rizoma legnoso verticale. Il fusto è eretto, erbaceo, glabro oppure, talvolta, tomentoso con latice (vedi note sotto). Le foglie, lunghe 2 – 4 cm, sono alterne, sessili, con lamina ellittica o ovale di colore verde pallido, più o meno pelosette e con margine finemente seghettato. L’infiorescenza è data da un’ombrella terminale con 5 raggi triforcati con, alla base, brattee e bratteole ovali o largamente ellittiche dapprima gialle quindi, alla maturità, giallo – aranciate. Il fiore è un ciazio con ghiandole ellittiche sul bordo e fiori unisessuali all’interno privi di perianzio. I fiori maschili hanno un unico stame mentre quelli femminili presentano ovario triloculare.

Note: Euphorbia verrucosa L. contiene un latice biancastro estremamente tossico e caustico in grado di creare forti irritazioni all’apparato digerente e alla bocca. Nei casi più gravi può provocare vomito, vertigini e delirio sino alla morte. Sotto controllo medico può tuttavia essere utilizzata per uso esterno essendo in grado di eliminare calli, porri e verruche. Il nome generico della specie deriva da Euforbo, medico del Re Giuba II° di Mauritiania (1 sec a.C – 1 sec d.C) che scoprì la specie facendo uso del latice che contiene nei suoi preparati. Il nome specifico si riferisce alle capsule coperte da verruche. Possibile confusione con Euphorbia flavicoma DC. che si distingue per il fusto legnoso alla base più breve (8 – 15 cm), la presenza di fusti morti, le foglie con lamina lanceolato-lineare addensate, le ombrelle a raggi brevi e la presenza di verruche emisferiche sulle capsule.

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate tra Cima Fontanaccia e Monte Rama (m 1100 – Appennino Ligure).

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