Fenomeni ottici in montagna:lo spettro di Brocken

Un misterioso arcobaleno circolare con una figura indefinita al centro: è il cosiddetto “Spettro di Brocken” fenomeno ottico non frequente ma comunque più facile da osservare in montagna. Come anticipato si tratta di un effetto ottico la cui apparizione richiede una concomitanza di fattori. Innanzi tutto è necessario avere, poco sotto la nostra posizione, un tappeto di nebbie con il sole piuttosto basso (meno di 40°) che proietta la nostra ombra sulle nebbie stesse. Ciò significa che il sole deve essere posto alle nostre spalle mentre noi dobbiamo trovarci al limite superiore delle nebbie con il soprastante il cielo terso. Naturalmente l’ombra apparirà tanto più grande quanto più vicina è la nuvola. Il movimento delle nuvole crea inoltre la sensazione che le ombre giganti si muovano facendole sembrare “animate” .

L'apparente ingrandimento che l'osservatore percepisce nell’ombra è un'illusione causata dal fatto che la superficie delle nuvole viene giudicata alla stessa distanza degli oggetti al suolo visibili negli squarci tra le nubi, in realtà molto più lontani. L’arcobaleno circolare posto attorno all’ombra è detto “gloria” oppure “arco di Brocken”. La sua formazione è affine a quella di un qualsiasi arcobaleno, vale a dire che deriva dalla diffrazione della luce solare ad opera delle gocce d’acqua. La differenza risiede nella diversa dimensione delle gocce d’acqua, piuttosto notevole nelle gocce di pioggia che generano un arcobaleno, molto piccole nel caso della gloria. La dimensione angolare è comunque molto inferiore a quella di un normale arcobaleno ed è compresa tra 5° e 20° a seconda della dimensione delle goccioline.

Ad ogni modo, anche nel caso della gloria, tanto più grandi sono le gocce d’acqua quanto più saturati appariranno i colori, mentre con gocce piccole i colori tendono a svanire lasciando spazio solo al bianco. La gloria può talvolta presentarsi con multipli anelli colorati. Da notare che il fenomeno è osservabile non solo in montagna ma anche in volo quando un aereo si muove al di sopra delle nuvole proiettando su di esse la propria ombra, circondata anche in questo caso dall’arcobaleno circolare. Il nome “Spettro di Brocken” deriva dal monte Brocken, posto in Germania e alto 1141 metri, dove il fenomeno è stato osservato più volte in quanto la zona è particolarmente nebbiosa.

L’interessante sequenza di fotografie che trovate di seguito mostra il fenomeno osservato lungo il volo aereo Bologna – Cagliari. In fase d’atterraggio l’aereo è calato in una fitta cortina di nubi: prima di raggiungere il tappeto di vapori si distingueva chiaramente l’ombra dell’aereo stagliarsi sulle nuvole (spettro di Brocken) e l’arcobaleno circolare (gloria) attorno all’ombra stessa. Avvicinandosi al limite superiore delle nubi sia lo spettro che la gloria divenivano progressivamente più ampi sino alla scomparsa del fenomeno nel momento in cui il sole si è nascosto, ormai velato dai vapori della nebbia.

 

 

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