Licnide alpina

Nome scientifico: Silene suecica (Lodd.) Greuter & Burdet (Sinonimi: Lychnis suecica Lodd. et al.- Lychnis alpina L. - Silene liponeura Neumayr - Viscaria alpina Don)

Famiglia: Caryophyllaceae

Altri nomi comuni: Crotonella alpina - Crotanella alpina - Viscaria alpina - Agrostemma alpina – Vicaria alpina - Silene di Svezia

Habitat naturale: Prati e luoghi sassosi in alta quota, di solito tra 1800 e 2900 metri di quota. E’ una pianta comune nei paesi scandinavi e in Islanda mentre in Italia è un relitto glaciale e può essere osservata solo in Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta. E’ presente inoltre come pianta rarissima, quasi estinta, in Emilia Romagna e Toscana in due areali estremamente piccoli. Uno interessa la zona di Monte Prado – Monte Vecchio nell’ambito del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano; è stata inoltre osservata di recente nella zona di Monte Ràgola (Provincia di Piacenza). Ovvia la raccomandazione di NON raccogliere nel modo assoluto la pianta o i suoi fiori nella speranza possa accrescere la sua presenza nelle nostre montagne.

Periodo di fioritura: Giugno - agosto

Descrizione della pianta: Pianta perenne artico alpina alta 5 - 15 cm circa con fusto semplice e ramificato alla base. Le foglie basali sono riunite in rosette e presentano forma lanceolata con apice acuto e margine ciliato; le foglie cauline presentano la stessa forma, sono sessili ma risultano più larghe delle basali. L'infiorescenza è data da un capolino sferico formato da 10 -20 fiori; la corolla presenta 5 petali tra il rossastro e il violaceo, molto raramente bianchi, profondamente bifidi e più lunghi del calice. Il calice è violaceo, campanulato. Il peduncolo è glabro o lievemente pubescente.

Note: Silene suecica (Lodd) è simile a Silene viscaria (L.) Borkh che si distingue per gli steli più lunghi e vischiosi nella parte superiore e per le infiorescenze allungate e non contratte. Questa specie è presente in Italia in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Basilicata.

Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie provengono dall’Appennino Tosco Emiliano (provincia di Reggio Emilia); le prime nove fotografie sono state effettuate  presso la cima del Monte Prado (m 2030), le ultime due sono state scattate presso la Bocca di Massa (m 1820 circa).

 

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