Malvone delle rupi

Nome scientifico: Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts (Sinonimi: Lavatera maritima Gouan – Lavatera subovata DC. – Malva africana (Cav.) Soldano, Banfi & Galasso – Althaea maritima Gouan (Kuntze) – Axolopha maritima (Gouan) Alefeld – Axolopha wigandii Alef. – Malva wigandii (Alef.) M.F.Ray)

Famiglia: Malvaceae

Habitat naturale: Rupi, spesso vicino al mare, margine di sentieri, luoghi incolti da 0 a 300 metri. In Italia è specie molto rara presente in Liguria nella Riviera di Ponente da Mortola (presso Ventimiglia) sino a Capo Noli, oltre a risalire la Valle Roja in popolazioni formate da pochissimi individui o da singole piante spesso abbarbicate sulle rupi più aride e meno accessibili. Il margine nord-orientale di distribuzione è dato dall’isolotto di Bergeggi, posizionato 10 km a sud-ovest da Savona. Esistono inoltre stazioni disgiunte sull’Isola di Gorgona (Arcipelago Toscano), lungo la costa tirrenica meridionale tra Capo Palinuro e Maratea e nella Sardegna centrale e settentrionale dove è rarissima. Si tratta comunque di una specie del Mediterraneo occidentale risultando presente anche in Francia, Spagna, Marocco, Algeria e Tunisia.

Periodo di fioritura: Da febbraio a giugno

Descrizione della pianta: Arbusto perenne sempreverde alto 30 – 150 cm con fusto legnoso cilindrico molto ramificato. I rami sono contorti, con corteccia verrucosa di colore tra il bruno e il grigio chiaro e con i più giovani ricoperti da una densa pelosità stellata che attribuisce ad essi un aspetto bianco lanoso.

Le foglie sono alterne, sostenute da un picciolo lungo 1 – 2 cm, con lamina tra il reniforme e il subrotondo a base cordata con 3 – 5 lobi poco evidenti; sono larghe 3 – 6 cm, lunghe 2 – 4 cm e presentano bordo con dentellatura grossolana. La pagina superiore è di colore verde-grigiastro mentre quella inferiore appare biancastra; entrambe hanno un aspetto lanuginoso per la presenza di una fitta pelosità stellata. Sono presenti piccole stipole lineari e patenti.

I fiori, sorretti da un peduncolo lungo 1 – 2 cm, sono solitari o al più in coppia e sono posti all’ascella delle foglie. Il calice è diviso in 5 lobi acuminati di forma subellittica. La corolla, con diametro di 4 – 5 cm, presenta 5 petali obcordati liberi, di colore variabile tra il bianco rosato e il lilla con venature radiali più scure e con macchia centrale violetta posta sull’unghia di ciascun petalo. Sono presenti numerosi stami concresciuti a mo’ di tubo attorno allo stilo per tutta la sua lunghezza (16 – 22 mm); le antere sono bianco rosate oppure giallastre.

Note: Malva subovata è, in Liguria, specie a protezione totale a seguito della Legge regionale n° 28 del 10/7/2009. E’ possibile la confusione con Malva olbia (L.) Alef. (Malvone perenne) che si distingue per i fusti eretti e ispidi per la presenza di peli in fascetti frammisti a brevi peli stellati. Le foglie presentano dimensioni maggiori essendo lunghe oltre 15 cm; sono divise in 3 - 5 lobi con il mediano più lungo degli altri. La corolla è uniformemente violetta. Simili sono anche Malva veneta (Mill.) Soldano, Banfi & Galasso (Malvone maggiore) e Malva multiflora (Cav.) Soldano, Banfi & Galasso (Malvone di Creta) che si distinguono per le foglie divise in 5 – 7 lobi più marcati e con i fiori raccolti in fascetti di 2 elementi o più. Il Malvone delle rupi, raro in natura, è coltivato soprattutto in Francia per essere impiegato nei giardini rocciosi.

Malva subovata contiene mucillagini, antociani, polisaccaridi, flavonoidi, vitamine (B, A), tannini, aminoacidi, zuccheri, sali minerali e fenoli (acido clorogenico, acido caffeico). E’ pianta commestibile; le foglie possono essere consumate sia fresche che cotte, le radici cotte come contorno di verdure. La rarità della specie rende comunque necessario astenersi dalla raccolta e dal successivo consumo.

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate sulle rupi di Capo Noli (m 40).

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