Mirtillo rosso

Nome scientifico: Vaccinium vitis-idaea L. (Sinonimi: Rhodococcum vitis-idaea (L.) Avrorin – Vaccinium punctatum Lam.)

Famiglia: Ericaceae

Altri nomi comuni: Uva di monte – Vite del monte Ida

Habitat naturale: Boschi e radure su substrato acido o acidificato, sottobosco di conifere quali Larix decidua e Pinus cembra L. da 600 a 2500 metri. In Italia interessa l’arco alpino e l’Appennino Tosco Emiliano dove, nel Bolognese (Corno alle Scale) raggiunge il limite meridionale di presenza nel territorio italiano. E’ specie particolarmente rara nelle Alpi Marittime dove è presente quasi solo in Val Vermenagna; salendo verso nord è assai infrequente almeno fino al Moncenisio. Ancora più rara in Liguria dove, se si eccettua una piccola stazione sul versante settentrionale del Monte Carmo di Loano (Alpi Liguri), tutte le stazioni sono nell’Appennino Ligure sconfinanti nel versante emiliano (province di Genova, Piacenza e Parma). Le stazioni poste nell’Appennino Tosco-Emiliano sono isolate sulla fascia più elevata del crinale e si spingono fino al bolognese. All’estero è presente soprattutto nell’Europa centro-settentrionale fino al circolo polare artico, in Groenlandia, Nord America e in tutta la Russia muovendo verso oriente sino al Giappone.

Periodo di fioritura: Da maggio a luglio

Descrizione della pianta: Piccolo arbusto sempreverde alto 10 – 30 cm con rizoma strisciante e fusti legnosi cilindrici o poco angolosi, eretti o ascendenti, in genere poco ramificati. Le foglie sono persistenti, alterne e picciolate con lamina glabra e coriacea. La pagina superiore appare lucida e di colore verde scuro mentre la lamina inferiore è più chiara con ghiandole puntiformi. L’apice è arrotondato mentre il bordo della lamina appare leggermente revoluto. I fiori sono raccolti in racemi con 2 – 6 elementi e sono sostenuti da un peduncolo. La corolla, con diametro di 5 – 8 mm, è campanulata ed è formata da 4 petali ricurvi all’indietro di colore bianco talvolta screziato di rosso con 4 – 5 dentelli alla fauce. Il calice è membranoso con lobi cigliati e stimmi sporgenti. I frutti sono bacche rotonde con diametro di 5 – 10 mm dapprima biancastre quindi di colore rosso vivo con buccia lucida e dura, raccolte in piccoli grappoli laterali con polpa amarognola, un po’ farinosa, piena di piccoli semi.

Note: Il nome specifico sembra derivare dal latino con il significato di “vite del monte Ida”, montagna considerata sacra nell’isola di Creta, dove pare nacque Zeus.

Vaccinuim vitis-idaea presenta proprietà farmaceutiche astringenti, antisettiche, antidiarroiche, antivirali mentre le foglie sono ipoglicemizzanti. I frutti maturi possono essere impiegati per flebiti, varici, emorroidi, ulcere varicose e pesantezza alle gambe mentre il decotto dei frutti è utile contro gli ossiuri.  Tra i costituenti principali ricordiamo tannini, flavonoidi, arbutina (utilissima per le infezioni del tratto urinario, nonché per il diabete e la dissenteria), iridoidi, derivati dell’acido caffeico, alcaloidi, antocianoidi, manganese, ferro, vitamine A,B e C. I frutti sono impiegati anche in cucina per preparare marmellate lievemente asprigne, ottime con la cacciagione e particolarmente apprezzate nei paesi nordici. Dal 1693 a Linz, in Austria, è tradizione preparare, con il mirtillo rosso, la crostata nota come “Linzer torte”, tutt’ora simbolo della città. La bacca è infine utilizzata nella cosmetica per la produzione di profumi, saponi e creme.

Vaccinium vitis-idaea può essere confusa con: 1) Arctostaphylos uva-ursi (L.) Spreng. che si distingue per le foglie con bordi lanosi o cigliati con nervature reticolate piane e senza ghiandole. 2) Polygala chamaebuxus L. che si distingue per le foglie del tutto glabre, piane sul margine con nervature pennate e senza ghiandole.

Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie sono state realizzate a monte del Doss dei Cembri lungo la via normale al Monte Vioz (m 2400 – Gruppo Ortles - Cevedale).

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