Ofride gialla

Nome scientifico: Ophrys lutea subsp. lutea Cav. (Sinonimi: Ophrys insectifera var. lutea Gouan 1765 – Arachnites lutea (Gouan) Tod. (1842) – Ophrys vespifera Willd.)

Famiglia: Orchidaceae

Habitat naturale: Garighe, praterie, cespuglieti, radure boschive, incolti in prevalenza su substrati calcarei soleggiati o a mezz’ombra da 0 a 1500 metri. Presente in Italia in Liguria, Piemonte meridionale, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Periodo di fioritura: Da marzo a maggio

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 10 – 40 cm con fusto eretto di colore verde pallido talvolta flessuoso. Le foglie sono brevi e lanceolate con quelle inferiori raccolte in rosetta basale e le cauline che avvolgono il fusto. Sono presenti brattee più lunghe dell’ovario. L’infiorescenza è lassa con 1 – 8 fiori aventi petali e sepali di colore verde-giallastro. I sepali laterali sono opposti o leggermente incurvati in avanti e con apice ottuso. I petali sono oblunghi, più brevi dei sepali, troncati all’apice e con bordi più o meno ondulati. Il labello, lungo fino a 18 mm e largo fino a 15 mm, è trilobato con i lobi laterali in parte sovrapposti al lobo mediano; appare concavo alla base e convesso al centro, di colore bruno scuro al centro con ampia zona al margine che appare glabra e di colore giallo vivo. Le creste basali sono arrotondate e separate alla base da un profondo solco con pelosità biancastra che si prolunga a dividere la macula bilunulata, finemente vellutata e di colore grigio bluastro. La cavità stigmatica è più alta che larga. Il ginostemio forma un angolo acuto con il labello ed è breve e con apice ottuso.

Note: Il nome specifico della specie deriva dal latino “luteus” ovvero “giallo”, in riferimento al colore dominante del labello. La riproduzione è entomofila, ad opera di api del genere Andrena tra cui A. cinerea, A. sencionis e A, nigroolivacea. E’ specie nel complesso poco variabile. La descrizione della specie che fece Gouan nel 1764 fu la prima di un’ofride da parte di un autore diverso da Linneo. Da notare che Ophrys lutea e Ophrys scolopax, entrambe denominate in questo modo da Cavanilles, sono le uniche due ofridi ad aver mantenuto lo stesso binomio sino ad oggi. Tra le sottospecie ricordiamo Ophrys lutea subsp. minor (Tod.) O. Danesch & Danesch, che si distingue per i fiori più piccoli e per la macchia centrale del labello estesa fin quasi all’apice e che termina biforcandosi.

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate nelle colline immediatamente alle spalle del tratto di costa compreso tra Marina di Andora e San Bartolomeo al Mare (m 200 – Ponente Ligure).

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