Orchidea romana

Nome scientifico: Dactylorhiza romana (Sebast.) Soó (Sinonimi: Orchis romana Sebast. – Dactylorhiza sulfurea Franco – Orchis mediterranea Klinge – Orchis pseudosambucina Ten. – Dactylorhiza libanotica (Mouterde) Aver. – Dactylorhiza sambucina subsp. romana (Sebast.) Bomm. – Dactylorchis romana (Sebast.) Verm.)

Famiglia: Orchidaceae

Altri nomi comuni: Dactiloriza romana – Orchide romana

Habitat naturale: Boschi aperti di latifoglie, cespuglieti, garighe da 0 a 1800 m; non ama i substrati calcarei o troppo aridi. Presente in Italia in Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Pochissime stazioni isolate in Emilia e soprattutto in Romagna.

Periodo di fioritura: Da marzo a maggio

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 15 – 40 cm con fusto esile, tubuloso e scanalato nella parte superiore. Le foglie, in numero di 4 – 5, presentano lamina lineare-lanceolata con nervature parallele disposte longitudinalmente; le superiori sono progressivamente più piccole e ben distanziate lungo il fusto. Sono di colore verde e non presentano maculature. Alla base sono presenti resti di foglie atrofizzate. L’infiorescenza è densa e ovale con brattee verdastre più lunghe del fiore. I sepali sono ovati, eretti i laterali. I petali sono più larghi e più brevi dei sepali; formano un casco più o meno lasso. Il labello è convesso, trilobato, con lobi poco profondi e con lobo mediano ottuso. Lo sperone è arcuato verso l’alto ed è spesso troncato o bilobato all’apice.

I fiori, anche nella medesima stazione, presentano notevole variabilità di colore che può variare dal quasi bianco al giallo e al rosa porporino con tutte le sfumature intermedie. Quando i fiori sono porporini la base del labello è sempre gialla. Il labello non è mai punteggiato.

Note: Dactylorhiza romana è impollinata prevalentemente da Bombus lapidarius L. e Bombus sylvarum L., più raramente da Apis mellifera L.

Il nome della specie si riferisce alla campagna romana, dove furono trovati i primi esemplari descritti.

E’ possibile la confusione con due specie simili:

1)     Dactylorhiza sambucina (L.) Soó che presenta foglie più lanceolate distribuite equamente lungo il fusto: lo sperone è subconico, discendente, lungo al massimo come l’ovario.

2)     Dactylorhiza insularis (Sommier) Landwehr con foglie di forma più lanceolata distribuite equamente lungo il fusto; lo sperone è sub-cilindrico a portamento orizzontale, talvolta lievemente ricurvo verso il basso.

Tra gli ibridi ricordiamo Dactylorhiza x rombucina (Cif. & Giacom.) Soó, ibrido di Dactylorhiza romana con Dactylorhiza sambucina.

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate presso Montereale, in provincia di Forlì-Cesena (m 150 – Appennino Tosco Romagnolo).

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