Pepe di monte

Nome scientifico: Daphne mezereum L.

Famiglia: Thymelaeaceae

Altri nomi comuni: Camelea – Fior di stecco - Mezereo

Habitat naturale: Boschi freschi (faggete, castagneti) su substrato calcareo, pascoli montani, radure, brughiere subalpine tra 500 e 2000 metri. In Italia è presente in tutto il territorio tranne in Puglia, in Sicilia e in Sardegna.

Periodo di fioritura: Da marzo a maggio

Descrizione della pianta: Arbusto perenne con fusto legnoso alto 30 – 70 cm con fusto eretto e corteccia grigio – rosata. I fiori di colore rosa porporino e molto profumati, sbocciano in primavera ancor prima che spuntino le foglie e sono riuniti in fascetti. Anche il frutto è molto appariscente: si tratta di un grappolo di bacche sferiche di color rosso acceso che giungono a maturazione in agosto – settembre.

Note: Come tutte le piante del genere Daphne è una pianta che presenta glucosidi molto velenosi in tutte le sue parti. L’ingestione delle sue bacche può essere letale. In passato, nel nord Europa, si utilizzavano le bacche per avvelenare i lupi. Nonostante questo è una pianta utilizzata in medicina per le sue proprietà antireumatiche, antiartritiche e antinevralgiche. L’uso farmacologico è ovviamente riservato ai medici.

Dove l’abbiamo osservata: Le prime cinque foto sono state scattate nel versante nord del Corno alle Scale (circa 1550 metri - Appennino Bolognese). La sesta e la settima fotografia sono state effettuate presso Forcella Pala Barzana (circa 900 m - Prealpi Carniche). L'ottava fotografia proviene dal sentiero che dai Lagoni conduce alle Capanne di Lago Scuro (circa 1500 metri - Appennino Parmense); la nona fotografia mostra il caratteristico frutto del Pepe di monte ed è stata scattata in Alto Adige lungo il sentiero che dal Passo Furcia porta alla Forcella delle Tre Dita, ad una quota intorno ai 1800 metri.

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