Primula di Allioni

Nome scientifico: Primula allionii Loisel.

Famiglia: Primulaceae

Altro nome comune: Primula di Carlo Allioni

Habitat naturale: Fessure di rupi carbonatiche spesso strapiombanti e in posizioni molto umide o in prossimità di colatoi, caverne (nella volta) tra 500 e 2100 metri. Predilige la fascia mesomediterranea e supramediterranea ma risale, in condizioni meteorologiche favorevoli, sino all’orizzonte alpino (massiccio del Bec d’Orel – 2000 / 2100 metri). Si tratta di uno stenoendemismo particolarmente localizzato con areale diviso in due settori; in territorio italiano è presente la parte minore posizionata in Valle Gesso tra Entracque e Roaschia (provincia di Cuneo - areale 3 x 5 km). L'areale principale è posizionato in territorio francese interessando la Valle Roja (falesie calcaree presso Saorge – Saint-Dalmas-de-Tende – Berghe - Granile. Areale di 20 x 10 km). Precedenti segnalazioni di presenza in Liguria sono errate. Le stazioni in Val Roja furono amministrativamente liguri sino al 1859 per poi essere annesse alla provincia di Cuneo sino al 1947 quando, per effetto del trattato di Parigi, passarono definitivamente alla Francia. Ad ogni modo le stazioni in Val Roja più vicine alla Liguria (provincia di Imperia) distano da essa appena 3 – 8 km in linea d’aria.

Periodo di fioritura: Da febbraio a maggio a seconda dell’altitudine e dell’esposizione. Le stazioni poste in Val Roja (versante francese) sono le prime a fiorire complice la vicinanza del Mar Ligure; in annate eccezionalmente miti si possono avere singoli fiori addirittura in gennaio. Le stazioni in Val Gesso (Piemonte) fioriscono più tardivamente, solitamente tra marzo e aprile.

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne con fusto legnoso alla base lungo appena 1 – 2 cm avvolto dalle foglie morte degli anni precedenti. Le foglie sono tutte basali, lunghe 16 – 33 mm e larghe tra 8 e 14 mm di forma variabile (da oblanceolata ad obovata-spatolata) con 5 – 9 denti ottusi posti all’apice e base ad inserzione cuneata. L’apice appare arrotondato. La lamina è di colore verde brillante con fitta pelosità ghiandolare su entrambe le pagine. I fiori sono inseriti al centro della rosetta di foglie; presentano calice a denti triangolari acuti e corolla con diametro di 15 – 25 mm. I petali sono 5, bilobati, di colore variabile tra il viola chiaro, il rosa - violetto fino al bianco - rosato con fauce bianca.

Note: Con tutta probabilità Primula allionii è un relitto preglaciale residuo di una fascia di vegetazione a carattere subtropicale-montano che si estinse a seguito delle glaciazioni. Si ipotizza che l’areale della specie fosse all’epoca ben più ampio comprendendo entrambi i versanti delle Alpi sud-occidentali. Al riguardo è singolare l’assenza quasi totale di stazioni intermedie che uniscano l’areale meridionale della Val Roja con quello posto in Val Gesso. E’ specie protetta sia in Francia che in Piemonte.

Da rilevare come, sebbene sia localizzatissima, sia assai frequente nei luoghi di crescita costituendo uno spettacolo inconsueto nel periodo della fioritura quando le sgargianti corolle dipingono di rosso e di violetto le nude rocce verticali. Una parete di 200 metri quadrati può ospitare parecchie centinaia di piante. La specie è dedicata al botanico e florista torinese Carlo Allioni (1728-1804). Primula allionii è coltivata a scopo ornamentale sia in vaso che in giardini rocciosi in Francia, Inghilterra e Paesi Bassi.

Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie provengono dalla Valle Roja, nelle Alpi Marittime, in territorio francese. Le prime quindici sono state realizzate nelle falesie calcaree che sovrastano Berghe Supérieur, alla destra orografica della Valle Roja (circa m 820); le successive tre sono state realizzate sulle falesie strapiombanti che sovrastano ad oriente il paese di Saint-Dalmas-de-Tende (circa m 720). Le ultime tre fotografie sono state scattate nelle rupi che sovrastano il sentiero che unisce Berghe Inferiéur alle Granges d'Amatte (m 920).

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