Primula di Wulfen

Nome scientifico: Primula wulfeniana Schott

Famiglia: Primulaceae

Habitat naturale: Ghiaioni, rocce, detriti, macereti umidi, rupi stillicidiose su fondo calcareo o dolomitico, in zone ombrose oppure a prolungato innevamento tra 1300 e 2200 metri. Sono presenti sconfinamenti a quote inferiori (fino a un minimo di 600 metri in Val Cimoliana). Endemismo delle Alpi Orientali con areale gravitante in due settori principali: il maggiore interessa le Caravanche al confine tra Slovenia e Austria mentre il secondo interessa un tratto delle Prealpi Carniche. In Italia Primula wulfeniana è pertanto presente in Friuli e nel Veneto orientale. E’ segnalato un frammento d’areale in Romania nelle Alpi Transilvaniche e due minuscole stazioni in Croazia. Nelle note sono indicati ulteriori particolari sull’areale di distribuzione.

Periodo di fioritura: Da maggio a luglio

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 2 – 8 cm con radice fittonante. Le foglie sono lucide e coriacee, tutte raccolte in rosetta basale e presentano lamina da oblanceolata ad ellittica ricoperta da brevi peli ghiandolari (< 0,1 mm), lunga 15 – 40 mm e larga 5 – 15 mm. Lo scapo fiorale è glabro, eretto, più lungo delle foglie e sorregge di solito un unico fiore, solo raramente 2 o 3. Il fiore presenta 5 petali di colore variabile tra il violetto e il rosato con lobi divisi per un quarto della loro lunghezza. La fauce è bianca. Sono presenti 5 stami. Il calice è arrossato con denti del calice ottuso-arrotondati lunghi 1/4 del tubo.

Note: Il nome della specie è riferito a S. von Wulfen (1782-1805), botanico austriaco che studiò la flora delle Alpi Orientali. Primula wulfeniana appartiene al gruppo di Primula spectabilis, Primula glaucescens e Primula clusiana, tuttavia il suo areale non si sovrappone a nessuno delle altre specie; ad ogni modo si distingue dalle altre per lo scapo fiorale in genere a fiore unico e per le foglie coperte da peli ghiandolari. Tutte e quattro le specie si sono originate, con ogni probabilità, per frammentazione dell’areale di un progenitore comune durante le glaciazioni del quaternario. Molti considerano la subsp. baumgarteniana presente nel sud dei Carpazi (Piatra Craiului in Transilvania) una specie a sé stante in quanto differente dal tipo per le maggiori dimensioni e le foglie più ottuse a margine glabro e con incisioni profonde nei lobi dei sepali. Sono noti 2 ibridi naturali: Primula x venzoides Huter (P. tyrolensis x P. wulfeniana) e Primula x vochinensis Gusmus (P. minima x P. wulfeniana).

Segue una lista parziale delle principali stazioni di Primula wulfeniana.

ITALIA:

            Nelle Prealpi Carniche: in Val Cimoliana dalla Stretta delle Grotte in su (da m 600 di quota in poi), nella zona della Casera Valmenon e sulle cime circostanti (tra m 1800 e m 2000), in Val Settimana, al Canale di Cimolais (Canal de Val ad est di Cimolais); nel Gruppo dei Monfalconi, ad esempio presso la Forcella Montanaia, al Monte Ferrara, al Monte Pramaggiore, nel versante SW del Monte Zauf (m 2000), sul Monte Cimacuta (m 1300), in Val di Suola subito a sud di Forni di Sopra verso il Rifugio Flaiban-Pacherini (m 1400 – 1500), presso la Forcella Clautana (m 1400), sul Monte Pinzat, sul Monte Raut, sulle pendici del Crep Nudo (quest’ultima una delle stazioni più occidentali).

AUSTRIA:

            Sulle Caravanche: nelle gole dolomitiche del Monte Vellach (m 600 – 700), nella Valle di Vellach tra Eisenkappel e Bad, sul monte Harloux e Waidisch posti entrambi a nord del Loibl Pass verso Ferlach; alle pendici del Monte Hochobir.

            Nelle Gailtaler Alpen.

SLOVENIA:

            Sulle Alpi Giulie: in varie località presso il Triglav (Tricorno), presso la Sava Dolinka a Planina, nei dintorni di Mojstrana, sul Monte Rombon presso Bovec, sul Monte Rodica a sud della Sava Boinjk.

            Nelle Caravanche: sullo Storzie (m 2132) a nord di Kranj, presso Stout nel Krain, a St. Primus a circa m 850, sul Raduka (m 2063, a est del Grintavec), nei circhi rivolti a settentrione delle Alpi si Sannthaler (Kamnik) tra 1000 e 1300 metri.

CROAZIA:

            Al monte Klek (m 1182) nei pressi di Ogulin. Sono inoltre presenti due piccole stazioni isolate presso il confine con la Bosnia Erzegovina sulle montagne di Pljesivica circa 15 km a sud di Bihac: si tratta dell’estremo limite orientale raggiunto dalla specie se non si considera la subsp. baumgarteniana.

ROMANIA:

            Come detto la specie è rappresentata nelle Alpi Transilvaniche dalla subsp. baumgarteniana Degen et Moesz, che, per le sue caratteristiche, l’isolamento geografico e la presenza relitta, è da alcuni considerata un piccolo taxon autonomo.

Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie sono state realizzate nelle Dolomiti Friulane. Le prime nove provengono dal sentiero 966 che da Lesis sale alla Forcella Clautana (provincia di Pordenone); nello specifico sono state realizzate nel traverso che precede l’arrivo al valico (m 1400). Le restanti fotografie provengono dalla cresta sommitale del Monte Ferrara (m 2100).

 

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