Sassifraga rossa

Nome scientifico: Saxifraga oppositifolia L.

Famiglia:  Saxifragaceae

Altri nomi comuni: Sassifraga a foglie opposte - Sassifraga oppositifoglia - Erba di San Giuseppe (sulle Alpi Apuane)

Habitat naturale:  Morene, ghiaioni, pietraie, rupi, macereti, detriti di falda ad una quota compresa tra i 1800 e i 2800 metri di quota. Presente in tutte le regioni alpine dove talvolta sale ben oltre i 3000 metri. E’ presente anche nell’Appennino Settentrionale e nelle Alpi Apuane dove scende fino a 1300 metri. Altre segnalazioni provengono dall’Italia Centrale dove può essere osservata in tutte le principali catene (Sibillini, Gran Sasso d’Italia, Majella ecc). In Italia non è presente in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Periodo di fioritura: Da maggio ad agosto (sulle Alpi Apuane talvolta da marzo)

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 1 – 6 cm (eccezionalmente fino a 20 cm) che forma cuscinetti lassi. Presenta fusto legnoso strisciante che può raggiungere i 20 cm di lunghezza, ramoso e densamente foglioso. Sono presenti, alla base del fusto, resti delle foglie degli anni precedenti di colore bruno. Le foglie, di colore verde scuro, sono coriacee, opposte, in genere carenate, con lamina oblunga-obovata ad apice non acuto; sono lunghe 2 – 7 mm e larghe 1 – 2 mm con fossetta che secerne calcare e con ciglia patenti. Il fiore è sostenuto da un ramo foglioso lungo 2 – 6 cm; presenta 5 petali di colore compreso tra il rosso, il rosa chiaro e il viola lunghi 5 – 10 mm, di forma spatolata e con antere di colore giallo - arancio.

Note: Il nome generico della specie deriva dal latino “saxum” cioè “sasso” e “frangere” ovvero “rompere” a ricordare l’ecologia di gran parte delle Saxifragaceae in grado di vivere tra le rocce. Il nome generico significa in effetti “pianta che spezza le pietre”. Il nome specifico della specie si riferisce alla disposizione opposta delle foglie lungo i fusti. E’ pianta polimorfa, ovvero molto variabile; sono infatti riconosciute molte sottospecie e non vi è ancora uniformità di vedute tra gli studiosi.

Flora europaea distingue 5 sottospecie:

-       subsp. oppositifolia (inclusa Saxifraga latina (N.Terrac) Hayek – Saxifraga murithiana Tiss. – Saxifraga pulvinata Small). Pianta lassa con foglie opposte tranne nella parte superiore del fusto fiorifero con ciglia fin quasi all’apice e con peli maggiori alla base.

-       subsp. paradoxa D.A.Webb presente solo sui Pirenei

-       subsp. rudolphiana (Hornsch.) Engler et Irmscher. Pianta che forma un denso e compatto cuscinetto con foglie opposte e subacute larghe meno di 2 mm e con apice in genere ripiegato. I fiori sono subsessili con sepali ghiandolari-ciliati. E’ presente nelle Alpi Orientali e nei Carpazi.

-       subsp. blepharophylla (A.Kernen ex Hayek). Pianta che forma un cuscino molto compatto con foglie opposte, obovate, con peli marginali più lunghi verso l’apice.

-       subsp. speciosa (Dörfler et Hayek) Engler et Irmscher. Pianta compatta con foglie ampiamente obovate fino a subcircolari con margine cartilagineo ingrossato e privo di ciglia all’apice.

Flora d’Italia considera la subsp.rudolphiana (Hornsch.) Engler et Irmscher come specie indipendente con il nome di Saxifraga rudolphiana Hornsch. Considera inoltre 4 sottospecie:

-       subsp. murithiana Tiss. che presenta foglie larghe 4 – 6 mm con lamina obovata e margine cartilagineo senza ciglia. E’ comune nel nordovest, soprattutto in Valle d’Aosta ed estende il suo areale fino all’Engadina e a Poschiavo.

-       subsp. latina Ter. che presenta foglie più o meno obcuneate larghe 2,5 – 4 mm con 3 – 5 fossette all’apice. I sepali presentano peli ghiandolosi e fitti. Presente nell’Appennino Settentrionale e Centrale (crinale dell’Appennino Tosco Emiliano, Alpi Apuane, Monti Sibillini, Terminillo, Simbriuni, Majella, Meta, Settefrati).

-       subsp. blepharophylla Kerner che presenta foglie spatolate larghe 3 – 4 mm con margine cartilagineo non molto sviluppato con apice più o meno arrotondato e cigliato.

-       subsp. speciosa Dörfler et Hayek con foglie obovate nella parte superiore, larghe 2,5 – 4 mm, e con margine cartilagineo e assenza di ciglia. I fiori presentano petali porporini. Vive su ghiaie calcaree ed è segnalata nell’Appennino Centrale (Gran Sasso d’Italia, Monte Viglio, Pizzo di Sivo).

Dove l’abbiamo osservata: Le prime quattro fotografie sono state scattate nel massiccio del Gran Sasso d'Italia, si tratta quindi della sottospecie "speciosa", endemica dell'Appennino Centro Meridionale; nello specifico le fotografie sono state realizzate lungo la via normale al Monte Camicia (m 2400 - Appennino Abruzzese). Tutte le altre fotografie provengono dalle Alpi Apuane e ritraggono pertanto la sottospecie "latina"; nello specifico la quarta, quinta e sesta foto sono state realizzate lungo il sentiero che dal Passo degli Uncini sale al Monte Altissimo (m 1500); la settima fotografia è stata realizzata presso il Malpasso, alle pendici del Monte Fiocca (circa m 1400); l'ultima fotografia proviene dal Passo delle Pecore (circa m 1600). 

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