Trifoglio fibrino

Nome scientifico: Menyanthes trifoliata L.

Famiglia: Menyanthaceae

Altro nome comune: Trifoglio d’acqua

Habitat naturale: Stagni, acquitrini, paludi, torbiere intrise d’acqua, sfagneti, bordi dei laghi alpini da 0 a 2000 metri. Pianta presente in tutte le regioni d’Italia tranne in Puglia, Marche, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Nonostante ciò è da considerarsi pianta nel complesso rara, in forte rarefazione per via dell’inquinamento e per la distruzione degli ambienti di crescita.

Periodo di fioritura: Maggio e giugno   

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 35 – 50 cm con robusto rizoma immerso strisciante, allungato sino a 1,5 m e radicante ai nodi. Spesso colonizza notevoli estensioni paludose o stagnanti. I fusti sono prostrati, sottili e filiformi, di colore verde oliva. Le foglie sono solo basali, glabre e spiralate, guainanti il fusto e con picciolo molto lungo (20 – 30 cm). Ciascuna foglia è divisa in 3 grandi segmenti lunghi da 8 a 12 cm e larghi 4 – 5 cm di forma ellittica oppure oblanceolata con nervature reticolate e con apice arrotondato. L’infiorescenza è raccolta in racemo eretto lungo 8 – 12 cm con 10 – 20 fiori sostenuti da pedicelli di 8 – 12 mm e muniti di piccole brattee triangolari brune di forma ovato-lanceolata. La corolla presenta diametro di 15 mm ed è formata da 5 lobi lanceolati con superficie esterna liscia e rosata  mentre all’interno sono presenti vistosi filamenti cotonosi. Sono presenti 5 stami con antere rossastre saldati al tubo corollino e uno stilo.

Note: E’ pianta officinale il cui estratto, ottenuto dalle foglie, è usato come tonico stimolante della funzionalità gastrica grazie alla presenza di principi amari glucosidici (loganina, meniantoside,meliantoside). Contiene inoltre iodio e manganese. E’ largamente utilizzata in erboristeria anche in caso di inappetenza e dispepsia. La famiglia comprende solo due generi: Menyanthes trifoliata L. e Nymphoides peltata (Gmelin) O. Kuntze. Sono talvolta incluse nella famiglia delle Gentianaceae ma con embriologia differente, si tratta infatti di piante acquatiche con foglie spiralate e tessuti acquiferi.

Dove l’abbiamo osservata: Le prime 10 fotografie sono state realizzate in una zona paludosa compresa tra il Giardino Botanico Esperia presso il Passo del Lupo e la località Le Polle (circa m 1400 – Appennino Modenese); le ultime 5 fotografie sono state realizzate lungo la sponda del Lago d’Ampola (m 730 – Alpi di Ledro).

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