Aquilegia alpina

Nome scientifico: Aquilegia alpina L.

Famiglia: Ranunculaceae

Habitat naturale: Rupi, ghiaioni calcarei, pascoli sassosi oltre il limite della vegetazione forestale, tra 1600 e 2600 metri di quota, di solito in posizioni esposte a settentrione. E’ una specie subendemica assai rara la cui distribuzione a livello mondiale si limita alle Alpi Occidentali (anche versante francese), alle Alpi Lombarde e all’Appennino Emiliano.

Periodo di fioritura: Giugno - agosto

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne con fusto alto 30 – 80 cm poco ramificato e coperto di peli. I fiori, di solito solitari oppure in gruppi di 2 o 3 esemplari, presentano una magnifica colorazione azzurro violetto e diametro di 5 – 8 cm circa. La struttura stessa del fiore è assai particolare con 10 petali: 5 esterni aperti e 5 interni ravvicinati e ripiegati a formare un cappuccio e prolungati in uno sperone ricurvo uncinato. Le foglie sono divise in 3 parti e a loro volta divise in 3 lobi; quelle basali e nella parte inferiore del fusto sono picciolate mentre quelle superiori sono sessili ed intere.

Note: Tutta le piante del genere Aquilegia sono protette. Come la maggior parte delle Ranunculaceae è una pianta velenosa e quindi deve essere utilizzata solo da medici esperti. Tra le proprietà note vi è l’effetto astringente oltre ad essere usata come antiflogistico per uso esterno. In omeopatia è utilizzata come sedativo. Si ribadisce e sottolinea la rarità della pianta (particolarmente nell’Appennino Settentrionale dove restano poche stazioni), la pianta è quindi protetta in senso assoluto.

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state scattate nell'ambito del Parco Regionale del Corno alle Scale; provengono nello specifico dalla cresta dei Balzi dell'Ora (circa m 1800 - Appennino Bolognese).

 

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