Campanula dell'Insubria

Nome scientifico: Campanula elatinoides Moretti

Famiglia: Campanulaceae

Altri nome comune: Campanula di Lombardia - Campanula cotonosa

Habitat naturale:  Rupi calcaree o dolomitiche umide ed ombrose, ambienti cavernicoli, fessure di rocce verticali e strapiombanti dalla quota minima di 185 metri sino a 1900 metri. Si insedia anche tra muri in pietrame sia secchi che legati con malta che replicano il suo habitat naturale: è il caso ad esempio della stazione di Tavernole sul Mella (BS) dove la pianta ha colonizzato i muri esterni della chiesa di S.Filastrio e del cimitero adiacente (circa m 500): questa stazione è stata censita per la prima volta addirittura nel lontano 1607 da un frate.

Si tratta di un endemismo insubrico ad areale particolarmente ristretto limitato alla fascia della Lombardia compresa tra il Lago di Como e il Lago di Garda. Tra le stazioni principali ricordiamo, da ovest verso est, quelle poste in Val Torta, Val Taleggio, Valle Imagna, Val Brembana, Val Seriana (zona di Clusone). L’areale prosegue interessando il massiccio della Presolana, la Val Camonica da Breno sino verso meridione al Lago d’Iseo dove parecchie stazioni sono presenti sulle rocce precipiti che caratterizzano le sponde settentrionali dello specchio d’acqua; qui la specie raggiunge la sua quota inferiore: è il caso ad esempio della stazione posta lungo la ciclabile che unisce Vello a Toline posta alle pendici del monte Corna Trentapassi ad appena 185 metri di quota. L’areale prosegue verso oriente interessando la parte mediana della Val Trompia e raggiungendo infine il suo limite orientale in Val Sabbia, Ponte Re di Barghe e Croce di Nozza, non lontano dalla città di Brescia e dalla sponda bresciana del Lago di Garda.

Periodo di fioritura: In prevalenza tra luglio a settembre, tuttavia sono numerose le eccezioni determinate da anomalie climatiche miti particolarmente nelle stazioni poste alle quote inferiori. Nella stazione di Vello (BS), la più bassa conosciuta essendo posta sulla sponda orientale del Lago d’Iseo (appena 185 metri), negli inverni più miti si hanno precoci fioriture addirittura a fine dicembre o a gennaio; ciò è avvenuto ad esempio negli anni 2003 e 2007. Nella stessa stazione le ultime fioriture si hanno ben oltre settembre protraendosi addirittura sino a novembre inoltrato.

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 10 – 60 cm con fusti fioriferi robusti ascendenti oppure penduli. Le foglie sono tormentoso-canescenti con evidente pelosità cotonosa che attribuisce una consistenza vellutata alle stesse; presentano lamina ovato-cuoriforme con margine grossolanamente dentato. Le foglie basali sono picciolate mentre le cauline sono da lungamente picciolate a quasi sessili. L’infiorescenza è densa con numerosi fiori che presentano calice a cinque denti lanceolati eretti tormentosi per peli dritti. La corolla è azzurro - violetta con diametro di 8 – 12 mm e con stami più brevi della corolla. Le antere sono prima rossicce quindi gialle, acute all’apice, bilobe alla base. Il pistillo è eccedente la corolla. L’ovario è triloculare con stilo dritto azzurro, stigma trifido di colore verdastro e con lacinie ottuse.

Note: Come spesso avviene per gli endemismi è pianta protetta a livello regionale (in Lombardia ovviamente).

Dove l’abbiamo osservata: Le prime cinque fotografie sono state realizzate presso Vello, sulla sponda bresciana del Lago d'Iseo (circa m 200); le successive dodici fotografie provengono dalla Val Trompia e sono state realizzate a Tavernole sul Mella a circa 500 metri di quota.

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