Cima Colli Alti (Hochalpenkopf)

CIMA DEI COLLI ALTI (HOCHALPENKOPF - m 2542)

Il sottogruppo delle Dolomiti di Enneberg è generalmente poco noto in quanto posto all’estremità settentrionale delle Dolomiti stesse. Le quote sono contenute con cime intorno ai 2400 – 2500 metri tuttavia questo non toglie nulla all’imponenza delle cime, particolarmente se osservate da nord. Si elevano infatti a delimitare la sinistra orografica della media Pusteria con una bella sequenza di vette. Particolarmente dalla zona di Valdaora è possibile apprezzarne la bellezza con il settore principale del gruppo che si eleva per oltre 1000 metri rispetto al fondo valle. Partendo da est verso ovest, la prima vetta piuttosto elevata che troviamo è senza dubbio la Cima dei Colli Alti, obiettivo raggiungibile da qualunque buon escursionista anche se il dislivello in salita è comunque tale da richiedere un certo allenamento. Tra i pregi di questa bella ascensione vi è sicuramente quello di conoscere un angolo delle Dolomiti in generale poco frequentato. L’unica cima delle Dolomiti di Enneberg a godere di una certa notorietà è infatti il Piz de Peres, mentre le altre vette vivono un meraviglioso anonimato che le preserva dalle azioni spesso sconsiderate dell’uomo. Molto comodo è inoltre l’accesso alla partenza con le bancarelle e i locali presso il Lago di Braies a fare da teatro all'inizio dell'escursione. Se non apprezzate la confusione del lago non temete, pochi minuti di cammino e troverete rapidamente il silenzio e la pace proprie di queste montagne non molto conosciute.

Dati tecnici:

Dal Lago di Braies (m 1495): Difficoltà: E  con un breve tratto EE poco prima della cima per via della forte pendenza e della traccia quasi assente. Non vi è comunque esposizione. (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello: m 1047. Acqua sul percorso: assente; per farne scorta è bene sfruttare le bancarelle o i negozi alla partenza, sulla sponda del Lago di Garda oppure la Kaserhütte dopo un’ora e mezza di salita.

Accesso:

Si accede facilmente al Lago di Braies deviando dalla statale della Val Pusteria tra i paesi di Monguelfo e Villabassa per risalire la Val di Braies su comoda provinciale. Si tralascia il bivio a sinistra per Prato Piazza proseguendo attraverso i piccoli paesini della parte superiore della valle (Ferrara e S.Vito). La strada ha termine proprio in coincidenza del lago con numerose possibilità di parcheggio (a pagamento oppure gratuitamente lasciando il mezzo ad almeno 1 km dal lago e raggiungendo così lo specchio d’acqua a piedi). Non possiamo non ricordare che il Lago di Braies è uno dei più belli di tutte le Dolomiti e merita una visita se possibile percorrendone in 1 ora circa il sentiero che ne percorre grosso modo il periplo.

Descrizione del percorso:

L’itinerario ha inizio a destra del grande albergo del Lago di Braies e del negozio di souvenirs ed è chiaramente segnalato da un cartello in legno (segnavia n°20). Si segue così l’ampia strada bianca chiusa al traffico dei turisti che in breve ci porta lontano dalla confusione sempre presente in estate presso il lago. Quasi in piano attraversiamo il bel bosco rado di conifere sino all’ampia radura prativa che accoglie la Malga Riedl (m 1563). Il segnavia abbandona la carrareccia aggirando la costruzione sulla sinistra, il proseguo è quindi su sentiero in salita che si fa decisa tagliando i numerosi tornanti della strada bianca. Saliamo lungamente nel bosco fino a raggiungerne, in circa ore 1,20 dalla partenza, il margine superiore dove il panorama si apre alla vista di un bell’alpeggio prativo ove è presente la Kaserhütte (Malga Casera m 1937) aperta in estate come punto di ristoro. Poco prima della malga ignoriamo il bivio a destra per il Kühwiesenkopf (Monte Prà di Vacca) per proseguire brevemente in piano presso la costruzione sino a trovare, poco oltre, l’indicazione a destra per la Cima Colli Alti. Abbandoniamo il segnavia n° 20 per volgere sulla traccia (segnavia n° 61) che sale, assai ripida ma ben segnata, con innumerevoli tornanti in direzione della soprastante forcella. Grazie all’alberatura ormai piuttosto rada, si osserva alle spalle una  bella visione a distanza del lembo settentrionale del Lago di Braies chiuso a est dalle cime dolomitiche del Gruppo del Sasso del Signore. L’ultimo tratto di salita è particolarmente erto su terreno ormai a pascolo con alcuni pini mughi e bordeggia a destra un canale detritico e alcune curiose formazioni rocciose. Accediamo direttamente alla Forcella di Braies (Pragser Furkel - m 2225 – ore 2,10 dalla partenza) con bella visione che si apre inaspettata verso le cime delle Dolomiti di Fanes e con ambiente completamente a pascolo che permette un panorama molto ampio in tutte le direzioni. Da notare i curiosi muretti a secco presenti presso il passo costruiti probabilmente dai pastori. Osserviamo chiaramente il sentiero davanti a noi, ridotto ad un’esile striscia, tagliare il pendio erboso riprendendo progressivamente a salire di quota. La nostra ascensione tra i pascoli conduce ad un ulteriore bivio ben evidente grazie alla presenza di un cartello indicatore in legno (m 2291). Proseguendo lungo l’evidente sentiero principale guadagneremmo senza alcuna difficoltà il Lago dei Colli Alti, la nostra salita all’omonima cima prevede invece che passiamo a destra su traccia che a tratti quasi scompare (sent. 61A in alcune carte). Saliamo infatti molto ripidamente tra balze erbose guidati dai segnavia che appaiono non evidentissimi ma sufficienti con buona visibilità per individuare la direzione corretta (di recente è stato aggiunto qualche paletto segnavia in legno come ulteriore aiuto). Da notare la vista che torna ad abbracciare, a grande distanza, il piccolo specchio smeraldino del Lago di Braies. L’ultimo tratto, nonostante torni a comparire un’esile traccia, è estremamente erto e faticoso ma fortunatamente breve sino alla sommità di un anticima rivestita in estate dei meravigliosi fiori blu del napello. A sinistra osserviamo la più alta cima delle Dolomiti di Enneberg, cioè il Monte Muro, di poco più alto rispetto alla nostra posizione. Davanti a noi la cima è ormai prossima: caliamo qualche metro presso una insignificante selletta, passiamo a destra lungo l’orlo del salto e in pochi istanti guadagniamo la splendida vetta (m 2542 – ore 3 circa dalla partenza). Notevole il panorama esteso a nord su gran parte della Val Pusteria e sulle Alpi Aurine, mentre a sud spiccano le principali vette delle Dolomiti di Fanes. A occidente l’orizzonte è chiuso dalla ravvicinata sagoma del Monte Muro (Maurerkopf) mentre a est il crinale si abbassa nella sottostante Val di Braies con visibile la parte settentrionale del lago. Il rientro avviene senza difficoltà a ritroso.

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