Corne de Bes

SENTIERO ATTREZZATO CORNE DE BES (SENTIERO DELLE VIPERE)

Gruppo montuoso: Gruppo di Monte Baldo

Grado di difficoltà globale: FACILE (Vai alla scala delle difficoltà).

Difficoltà tecniche:  1

Esposizione:           1

Impegno fisico:       1

Dislivello assoluto: m 303

Tempo di percorrenza: ore 3

Punti di appoggio: abitato di S.Valentino – Rifugio Graziani – Rifugio Fos-ce

Accesso e descrizione della ferrata:

Da Avio o da Brentonico si sale in automobile sino al piccolo abitato di S.Valentino (m 1314) per poi proseguire per poche centinaia di metri in direzione della Bocca di Navene sino al cartello che indica il divieto di transito da novembre a maggio. Pochi metri prima del divieto è presente sulla sinistra un piccolo parcheggio mentre sulla destra i cartelli indicano il nostro itinerario segnato (segnavia n° 650 – indicazioni per “sentiero delle Vipere”). Il primo tratto del sentiero sale nella faggeta con numerose svolte nel sottobosco sino a raggiungere la base di un caratteristico torrione roccioso (bella visione verso sudovest del crinale principale del Gruppo di Monte Baldo). Il segnavia volge a questo punto verso destra, ormai al di fuori del bosco, con un paio di semplici salti rocciosi (qualche comoda maniglia e corrimano metallico). Subito sopra troviamo il cartello che segnala l’inizio del tratto attrezzato (ore 0,30 dalla partenza). La via, in sé molto semplice e poco esposta, si sviluppa su cengia piuttosto ampia a tagliare in diagonale il dirupo roccioso. La difficoltà è davvero minima, il panorama molto bello, soprattutto verso oriente in direzione dei Monti Lessini. Sotto di noi è ben visibile il paese di S.Valentino. L’ultimo tratto attrezzato sale, un po’ più ripido, a guadagnare la sommità dove, inatteso, si apre uno splendido altopiano prativo ondulato a termine del tratto attrezzato (ore 0,50 dalla partenza – cartelli segnavia)    

Proseguo dell’escursione e rientro alla partenza:

Il proseguo del sentiero guida, con sentiero artefatto in debole discesa, in direzione della Malga Bes (m 1513) che raggiungiamo in pochi minuti in ambiente sempre molto ampio e luminoso. Possiamo osservare una bella vista verso nord della Val d’Adige, mentre a sudovest sono sempre ben visibili le cime principali del Gruppo di Monte Baldo. Il nostro sentiero aggira a questo punto la sommità della Corna Piana traversando sulla destra rispetto alla cima tra prati in debole dislivello (piccolo macero a destra del tracciato). Il sentiero, molto semplice ed ampio, si porta fin sotto la Bocca di Creer che raggiungiamo con un tratto finale più ripido su fondo terroso. In coincidenza della Bocca di Creer (m 1617 – ore 1,30 dalla partenza) siamo sulla strada asfaltata che, percorsa verso sinistra, riporta alla partenza. Presso il valico è presente inoltre l’ampio Rifugio Graziani, aperto nella bella stagione. Chi vuole allungare il percorso raggiungendo una vetta panoramica molto rinomata, può risalire dalla Bocca di Creer le pendici del Monte Altissimo di Nago sfruttando la vecchia strada militare (aperta solo agli escursionisti) che sale verso destra con innumerevoli tornanti sino alla vetta (m 2079). Per il ritorno, come detto, si segue la strada asfaltata verso sinistra tagliandone alcuni tornanti in discesa scendendo liberamente tra i prati. Attraversato un settore boschivo si volge verso est transitando presso il Rifugio Fos-ce (m 1430), ulteriore comodo punto d’appoggio. Ancora un tratto di strada asfaltata con bella vista verso San Valentino e raggiungiamo il parcheggio della partenza a termine di questa escursione circolare (ore 1,30 dal Rifugio Graziani – ore 3 complessive senza la salita al Monte Altissimo di Nago).

Osservazioni – Caratteristiche della ferrata:

Classificato come ferrata in molte guide, il Corne de Bes è in realtà un sentiero attrezzato molto semplice in ambiente panoramico (noto anche come “sentiero delle vipere”). Non è necessaria neppure l’imbragatura ed è un quindi un itinerario per qualunque buon escursionista con piede fermo. Molto bello e suggestivo, permette di conoscere un’area poco nota del massiccio del Monte Baldo. Sconsigliabile nelle più calde giornate estive per le temperature elevate.

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