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CREYA (CREYAZ - m 3015)
Il Monte Creya è un’importante elevazione che sovrasta a nordest l’abitato di Cogne. Si tratta di un 3000 di tutto rispetto che grazie al suo relativo isolamento permette uno dei panorami più vasti della zona. La vista è estesa al vicino Gran Paradiso e alla Grivola allargandosi in lontananza sul gruppo del Rosa e sulla piramide del Cervino. L’ampio anello che andiamo a descrivere permette di osservare ambienti diversi in quanto si superano diverse fasce vegetazionali e climatiche. L’interesse dell’escursione è anche storico permettendo la visione delle miniere di magnetite ormai da tempo in disuso. Nel complesso è un itinerario che scavalca un dislivello significativo richiedendo un certo allenamento. Le difficoltà si limitano ad un breve passaggio, in discesa dalla cima, assicurato con funi metalliche, non difficile per un escursionista di media esperienza. Chi desidera evitare questo passaggio potrà salire e scendere dallo stesso versante. L’escursione in breve: Gimillian (m 1787) – Enclouser (m 1947) – bivio segnavia 8/8C - Lac Money (m 2558) – Monte Creya (m 3015) – Miniere Colonna (m 2443) – Filone Larsinaz (m 2033) - Enclouser (m 1947) - Gimillian (m 1787) Dati tecnici: Partenza da Gimillian (m 1785): Difficoltà: E. Un solo passaggio con difficoltà EE con fune metallica di assicurazione (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 1228. Acqua sul percorso: assente; possibilità uscendo dal sentiero di accedere ai torrenti della zona. Accesso alla partenza: Usando l’autostrada A5 usciamo ad Aosta Ovest quindi proseguiamo sulla SR 47. Superiamo l’abitato di Aymavilles quindi procediamo in direzione di Cogne. Raggiunta una rotatoria subito prima del paese volgiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Gimillian. Subito prima della frazione troviamo un ampio parcheggio dove lasciare l’auto. Descrizione del percorso: In coincidenza del villaggio di Gimillian troviamo i cartelli indicanti il sentiero n° 8. Prendiamo quota nei prati a destra dell’abitato. Incontriamo una serie di bivi dove i cartelli segnaletici indicano senza difficoltà la giusta direzione. Il tracciato si sviluppa inizialmente sul lato sinistro del vallone (destra orografica). Guadagniamo quota con pendenza moderata e il paesaggio dominato dai grandi ghiacciai delle cime circostanti. Nel proseguo il tracciato si sposta sul lato destro del vallone. Notiamo alla nostra sinistra le Cascate di Pila che possono essere raggiunte con una breve digressione. Procediamo con maggiore pendenza notando ulteriori scorci sul torrente che ha scavato il solco vallivo. Raggiungiamo il bivio dove tralasciamo il proseguo del sentiero n° 8 per volgere a destra sul segnavia 8C (m 2290 - cartello indicatore – ore 1,20 dalla partenza). Prendiamo quota osservando dall’alto il Vallone di Grauson e l’alpeggio che ospita le baite di Grauson Inferiore. L’ambiente diviene vasto e verdeggiante sino a raggiungere il bivio segnalato dai pannelli che permette di raggiungere, con una breve digressione quasi pianeggiante, il piccolo Lac Money (m 2558 – ore 2 dalla partenza). Rientrati sul sentiero principale riprende la salita con una serie di faticosi tornantini progressivamente più ripidi su fondo che resta ben battuto. Raggiunta la cresta sommitale i prati lasciano spazio a vaste pietraie che il sentiero asseconda senza affrontare alcun passaggio difficile. Prestando un minimo di attenzione al crinale progressivamente più stretto raggiungiamo infine la cima del Monte Creya (m 3015 – ore 3,30 dalla partenza). Il panorama appare di grandiosa vastità; notiamo sotto la nostra verticale, il paese di Cogne sovrastato dai ghiacciai del Gran Paradiso mentre più a sinistra scorgiamo la Grivola. All’orizzonte settentrionale svetta il Monte Bianco mentre verso nordest notiamo il Gruppo del Monte Rosa intravedendo la piramide sommitale del Cervino. Si ripete la visione del Lac Money presso il quale siamo transitati nella salita mentre più distante scorgiamo il Lago Corona dominato dalla Punta Tersiva. L’escursione procede perdendo quota nel versante meridionale del Creya. Il sentiero, più lineare rispetto alla salita, asseconda le deboli ondulazioni del pendio tra vaste pietraie. Perdendo quota il terreno detritico lascia spazio ai prati d’altitudine. Le fioriture, tra cui quelle della Stella alpina, allietano il nostro cammino. Passiamo presso il primo insediamento minerario. Lasciamo alla nostra sinistra il villaggio minerario denominato Colonna (m 2443), quindi volgiamo verso destra guidati dai cartelli segnaletici. Scendiamo aggirando alla base una strapiombante parete rocciosa quindi al bivio successivo volgiamo ancora una volta a destra sul segnavia 8D ignorando la deviazione per Costa del Pino (segnavia n° 9). Traversiamo una fascia detritica instabile in parte esposta dove è stata aggiunta una fune come corrimano che facilita il passaggio nell’unico punto impegnativo dell’intera escursione. Particolare attenzione deve essere prestata in condizioni di scarsa visibilità o fondo umido. A seguire costeggiamo un muro artificiale quindi entriamo nel bosco perdendo rapidamente quota. Attraversiamo una pietraia quindi, al bivio di quota 2050, restiamo a destra per procedere tra i pini mughi sino alle Baite di Enclouser (m 1928). Lasciamo l’alpeggio alle nostre spalle per calare sino al ponticello sul torrente dopo il quale chiudiamo il nostro percorso ad anello rientrando sul sentiero di salita. L’ultima breve frazione ricalca a ritroso il percorso d’andata permettendoci senza difficoltà di rientrare alla partenza in località Gimillian (m 1787 – ore 1,45 dalla cima del Creya - ore 5,15 complessive). VISUALIZZA QUI SOTTO LA PHOTOGALLERY DEL TREKKING
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