Nome scientifico: Daphne alpina L.

Famiglia: Thymelaeaceae

Habitat naturale: Pascoli, arbusteti, rupi calcaree, ghiaioni da 300 a 2300 metri. Nonostante sia presente in tutte le regioni italiane tranne in Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, è ugualmente una specie rara sulle Alpi e rarissima in Appennino con areale molto frammentato e discontinuo.

Periodo di fioritura: Da aprile a luglio

Descrizione della pianta: Arbusto perenne con fusti legnosi alto 15 – 100 cm. I rami sono brevi, contorti e pelosi con corteccia grigia fratturata trasversalmente punteggiata di chiazze scure sotto le quali appare uno strato roseo. Le foglie, lunghe 3 – 4 cm, sono raccolte in fascetti all’estremità dei rami e presentano lamina da ellittica a spatolata con margine arrotondato e colore grigio-verde, più scure nella pagina superiore. I fiori, in numero di 2 – 10, sono anch’essi riuniti in fascetti apicali. Presentano calice tubuloso e petaloide, ingrossato inferiormente a formare un tubo di forma cilindrica lungo 4 – 9 mm di colore simile ai segmenti del calice stesso. Questi ultimi, in numero di 4, sono bianchi e vellutati con petali assenti. Gli stami sono 8, riuniti in 2 verticilli con filamenti staminali brevi e con antere biloculari. Emettono un gradevole profumo di vaniglia.

Note: Tutte le parti della pianta sono estremamente velenose per la presenza di un glucoside, la “dafnina”. L’ingestione dei frutti provoca nausea e vomito mentre il solo contatto della pianta con l’epidermide può talvolta causare arrossamenti e vesciche sulla pelle. E’ possibile la confusione con Daphne oleoides Schreb. che tuttavia si distingue in quanto sempreverde con foglie lucide e coriacee, spesso con nervi secondari evidenti. A lungo Daphne oleoides Schreb. è stata considerata sottospecie di Daphne alpina L. con molta confusione nelle aree dove le due specie si sovrappongono (solo sulla catena appenninica).

Clicca qui per vedere altri Fiori bianchi e verdi

Cookie