Monte Conero

MONTE CONERO (m 572)

L’avventura sulle pendici del Monte Conero che andiamo a proporvi è per molti versi qualcosa di unico, per lo meno nel nostro paese. Il tratto più spettacolare, quello compreso tra il Passo del Lupo e la Spiaggia delle Due Sorelle, presenta difficoltà paragonabili a quelle di molti sentieri con tratti attrezzati presenti sulle Dolomiti. Si affrontano cenge strette ed esposte ben attrezzate che permettono di disimpegnarsi sulle rocce calcaree del rilievo eppure, volgendo l’occhio attorno a noi, è il Mare Adriatico a farla da padrona. Un itinerario di montagna… al mare, una stranissima, suggestiva combinazione di fattori fusa insieme in uno stesso percorso. La discesa alla Spiaggia delle Due Sorelle diviene così indimenticabile sia per il percorso assai ardito che per le colorazioni quasi caraibiche del mare nei giorni più tersi. Tenete conto che per centinaia di km, dal Friuli sino al Molise, la costa dell’Adriatico presenta una successione ininterrotta di arenili sabbiosi in un contesto pianeggiante. Il promontorio del Conero è l’unico rilievo ad interrompere questa che per gli escursionisti abituati alla montagna è monotonia. Non solo, ma il Conero riserva la sua spiaggia più bella, quella delle “Due Sorelle”, solamente agli escursionisti in grado di percorrere il sentiero che andiamo a descrivervi. Non vi sono altre vie ad eccezione della possibilità di raggiungere l’arenile via mare; tutto ciò rende ancora più unica e particolare l’esperienza. La descrizione comprende la salita al Monte Conero. Il punto più alto non è raggiungibile in quanto occupato da strutture militari, possiamo comunque portarci a poche decine di metri dal culmine godendo in ogni caso di un interessante panorama esteso in direzione di Ancona. L’unica avvertenza è di percorrere questi sentieri nella stagione fredda o al più nelle mezze stagioni; in piena estate infatti le temperature sono troppo elevate e l’affollamento nella spiaggia delle Due Sorelle, determinato dall’incessante andirivieni dei barconi, è inimmaginabile e molto toglie al fascino del luogo.

N.B.

Da rilevare la presenza, dal 2009, di un assurdo divieto che impedisce, almeno teoricamente, la percorrenza del tratto compreso tra il Passo del Lupo e la Spiaggia delle Due Sorelle. La proibizione è motivata da alcuni incidenti generati dalla percorrenza del tratto, da parte di alcuni bagnanti, con calzature del tutto inadatte come ad esempio ciabatte da mare. Non vi sono dubbi sul fatto che il percorso non sia più pericoloso di altri sentieri di livello escursionistico presenti ad esempio nelle Dolomiti. Ci auguriamo possa essere riaperto ufficialmente al più presto con la raccomandazione di percorrerlo con gli insostituibili scarponi da montagna senza dimenticare una buona imbracatura con moschettoni per l’eventuale assicurazione di bambini ed inesperti.

L’escursione in breve:

Cimitero di Sirolo (m 147) – Passo del Lupo (m 213) – Spiaggia delle Due Sorelle (m 0) – Passo del Lupo (m 213) – Belvedere Sud (m 450) – Piazzale di S.Pietro (ex Convento dei Camaldolesi – m 476) – punto alto presso la vetta di Monte Conero (m 540) – Belvedere Nord (m 508)

Dati tecnici:

Partenza dal Cimitero di Sirolo (m 147): Difficoltà: EEA (in gran parte E. Difficoltà EEA nel tratto compreso tra il Passo del Lupo e la Spiaggia delle Due Sorelle per la presenza di tratti esposti attrezzati con fune metallica fissa) (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 540. Acqua sul percorso: assente.

Accesso alla partenza:

Percorrendo l’Autostrada Adriatica (A14) l’uscita migliore è quella di Osimo. Superato in uscita il casello si seguono le indicazioni per Sirolo che raggiungiamo con la SP 2. Dal paese di Sirolo procediamo guidati dalla segnaletica per Ancona e il Monte Conero. Passiamo pertanto sulla SP 1 trovando, appena usciti dal paese, il bivio a destra per il cimitero che raggiungiamo in poche centinaia di metri: il tratto transitabile in automobile ha termine in sua coincidenza.

Descrizione del percorso:

Procediamo a piedi lungo la carrareccia ora chiusa al traffico bordeggiando a sinistra il muro del cimitero. In salita attraversiamo un settore caratterizzato da coltivi passando tra alcune isolate ville immerse nella vegetazione mediterranea. Nei giorni tersi è rilevante il paesaggio alle spalle capace di estendersi alle principali catene montuose del Centro Italia, possiamo infatti scorgere i Monti Sibillini, i Monti della Laga e addirittura il Gran Sasso d’Italia con il Corno Grande.

Il nostro cammino raggiunge una bella spalla dove si apre ai nostri occhi un vasto tratto di mare. Procediamo, sempre su ampia mulattiera, raggiungendo nella boscaglia il bivio con il sentiero proveniente dalla località Fonte d’Olio. Volgiamo verso destra con la sterrata che rasenta ancora una volta alcune belle abitazioni immerse nella vegetazione. Da rilevare la presenza del Corbezzolo, arbusto mediterraneo che giunge a maturazione nel mese di dicembre ma che non deve essere raccolto essendo tutta l’area del Conero protetta dall’istituzione della Riserva naturale integrale. Raggiungiamo un’importante biforcazione; a sinistra i cartelli in legno indicano la carrareccia per l’”Ex Convento dei Camaldolesi” e il “Belvedere Sud”. Nel nostro caso passiamo invece a destra, proseguendo tra le frasche, con ottimi scorci alle spalle sul paese di Sirolo e sui sottostanti arenili tra i quali spicca la Spiaggia dei Sassi Neri. L’orizzonte appare ancora una volta occupato dai lontani Monti Sibillini. Dopo una brevissima salita passiamo a destra di una grande tenuta agricola racchiusa da una recinzione trovando, poco oltre, il termine della frazione su strada bianca. Il proseguo avviene su esile sentierino che si sviluppa quasi pianeggiante nel folto intravedendo alcune frazioni di mare tra la macchia e i pini marittimi. In ultimo guadagniamo uno spallone discendente dalle soprastanti pendici dove per la prima volta ci possiamo affacciare in direzione dei due scogli calcarei noti come “Le Due Sorelle”. Siamo al Passo del Lupo (m 213 – ore 0,45 dalla partenza), a termine della frazione adatta a tutti gli escursionisti. Il proseguo è ora riservato ai camminatori privi di vertigini in grado di affrontare brevi frazioni esposte attrezzate con fune metallica.

Possiamo già osservare dall’alto il sentiero che traversa a mezza altezza la parte alta della cosiddetta Valle delle Velare sino a portarsi subito a sinistra dell’aguzza guglia calcarea chiamata “Il Puntone”, al di là della quale si apre la Spiaggia delle Due Sorelle.

La prima parte di percorso è una stretta cengia larga grosso modo una cinquantina di centimetri che taglia verso sinistra il paretone roccioso. E’ una frazione esposta ma non difficile in quanto ben assicurata da una fune metallica fissa che funge da corrimano. Con cautela superiamo il tratto più esposto per poi procedere su percorso stretto ma meno pericoloso tra bassa vegetazione mediterranea. Passiamo sulla verticale della piccola baia posta a destra del Puntone che colpisce per le incredibili colorazioni del fondale. Nel proseguo ci portiamo, in discesa, nella forcelletta compresa tra il Puntone e la parete discendente dalla cima del Conero. Un ultimo scorcio sullo strapiombo che precipita a mare quindi passiamo al di là dalla forcelletta in vista della sottostante Spiaggia delle Due Sorelle. Ritroviamo la fune metallica e alcuni gradini artificiali, scavati nella roccia viva, per discendere un tratto particolarmente ripido. Molta attenzione dev’essere prestata al fondo in quanto la pietra appare “unta” dal passaggio di innumerevoli escursionisti; in presenza di umidità il terreno diviene particolarmente sdrucciolevole richiedendo piede fermo. In compenso il colpo d’occhio sulle Due Sorelle è di grandiosa bellezza; lo scorcio è uno dei più belli dell’intera costa adriatica. L’ardito sentiero raggiunge un ripido canalone caratterizzato da detriti e pietre mobili. Un lungo tratto di fune fissa, il terzo del percorso, assicura questa frazione dal fondo instabile assicurando la discesa un tratto non difficile ma comunque scomodo e malfermo. L’ultimo salto di pochi metri prima di scendere alla spiaggia presenta la massima e forse unica vera difficoltà del tracciato: una lunga corda di canapa libera all’estremità inferiore agevola la discesa in questo tratto scosceso sino all’arenile sottostante (ore 0,40 dal Passo del Lupo – ore 1,25 dalla partenza). Con tutta probabilità quest’ultima balza si modifica, anno dopo anno, a seguito dell’effetto degli agenti meteorici che agiscono sul fondo instabile in parte ghiaioso.

L’arrivo alla spiaggia rivela una straordinaria ed insospettabile bellezza. La rena è caratterizzata da piccoli ciottoli ovoidali quasi bianchi mentre il fondale, grazie alla presenza delle rocce e dei detriti calcarei, rivela trasparenze e colorazioni azzurro – turchese assolutamente inusuali per la riviera adriatica. In prossimità delle Due Sorelle la sottile ghiaia lascia spazio ad un fondo in parte pietroso in grado di esaltare le incredibili trasparenze dell’acqua. Da notare come le strapiombanti rocce del Conero incombano sulla spiaggia rendendola una sottile striscia tra mare e montagne. Possiamo ora proseguire nell’escursione affrontando la frazione più faticosa in quanto per gran parte in salita. Si ritorna forzatamente sui propri passi in quanto non vi è altra via a piedi che conduca e permetta di uscire dalla Spiaggia delle Due Sorelle. Prestando la dovuta attenzione ai tratti attrezzati torniamo al Passo del Lupo (m 213). Procediamo oltre, tra la macchia mediterranea, sino al bivio segnalato dai cartelli che avevamo trascurato all’andata (ore 0,50 dalla Spiaggia delle Due Sorelle – ore 2,15 complessive). Seguiamo le indicazioni, a destra, per l’Ex Convento dei Camaldolesi. 

La prima frazione, su ampia stradina forestale, lascia spazio, in breve, ad uno stretto sentierino nascosto nel folto del bosco. La pendenza si fa progressivamente più ripida con rari scorci panoramici, alle spalle, in direzione di Sirolo e delle sottostanti spiagge. Gran parte del facile percorso si sviluppa all’ombra di una densa alberatura andando ad affrontare una sequenza di tornanti che permettono di acquistare agevolmente quota. La salita conduce ad un marcato pulpito denominato Belvedere Sud (m 450) proteso ed esposto  spettacolarmente verso l’Adriatico ma comunque ben protetto da una balaustra metallica. Sporgendosi con estrema cautela sull’incredibile salto che precipita strapiombante sotto la nostra verticale arriviamo ad osservare ancora una volta “Il Puntone” e “Le Due Sorelle” con la prospiciente spiaggia raggiunta nella sezione precedente dell’escursione. Ancora una volta sono le splendide colorazioni del fondale a lasciare senza parole per la loro bellezza.

Il sentiero prosegue tornando nuovamente nel bosco. Ignoriamo due deviazioni sulla sinistra che potrebbero trarre in inganno. Passiamo a destra di una spalla per traversare quasi in piano in una zona boscata particolarmente umida ed ombrosa in quanto rivolta verso nordest. In ultimo guadagniamo il Piazzale di S.Pietro presso l’ex Convento dei Camaldolesi, oggi trasformato in un hotel (m 476 – ore 1,55 dalla Spiaggia delle Due Sorelle – ore 3,20 complessive). Da rilevare la vista, dalla staccionata antistante la costruzione, della sommità del Conero caratterizzata da ripetitori e strutture militari.

La salita prevede, nel proseguo, il raggiungimento del Belvedere Nord. Davanti all’ex convento intercettiamo la strada asfaltata che proviene dalla Fonte d’Olio e la percorriamo verso destra, in direzione della vetta del Conero. Da notare che il tratto transitabile alle auto ha termine proprio in coincidenza del Piazzale di San Pietro. Il proseguo lungo il quale si sviluppa il nostro cammino sebbene transitabile è chiuso al traffico in quanto strada militare. L’accesso a piedi è comunque consentito restando lungo l’asfalto. In breve arriviamo a sfiorare la cima raggiungendo, a 540 metri di quota, il punto più alto dell’escursione. Purtroppo non è possibile, toccare il culmine della montagna, seppure per poche decine di metri, in quanto anch’esso occupato da strutture militari recintate e quindi inaccessibili. Ad ogni modo possiamo procedere sino alla sbarra metallica posta subito oltre la vetta. I cartelli in legno indicano il Belvedere Nord procedendo al di là della sbarra seguendo in debole discesa la strada ora sterrata che cala nella boscaglia. Il tratto è breve conducendo comodamente al Belvedere Nord (m 508 – ore 0,30 dall’ex Eremo dei Camaldolesi – ore 3,50 complessive). Possiamo godere dell’ultimo grandioso punto panoramico dell’escursione: osserviamo il litorale, in direzione di Porto Nuovo e di Ancona, caratterizzato da falesie che calano direttamente a mare. Ha di fatto termine la nostra avventura. Il rientro può avvenire a ritroso evitando naturalmente di ripercorrere la deviazione per il Passo del Lupo e la Spiaggia delle Due Sorelle per un totale complessivo inferiore alle 6 ore di cammino.

Chi desidera un itinerario più breve potrà prendere in considerazione la possibilità, ad inizio escursione, di portare una seconda automobile davanti al Piazzale di S.Pietro. In questo caso, raggiunto il Belvedere Nord, si torna a ritroso in circa 25 minuti sino all’automobile presso l’ex Convento dei Camaldolesi a temine dell’impresa per un totale di ore 4,15 di cammino. Ancora più breve diviene il cammino escludendo il raggiungimento del Belvedere Nord: in questo caso si risale dal Belvedere Sud all’ex convento per complessive ore 3,20 di cammino. Ciascuno potrà modificare la durata dell’impresa abbreviandola o allungandola a proprio piacimento.

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