Stino

MONTE STINO (m 1467)

Importante monte nell’ambito del Parco Regionale dell’Alto Garda Bresciano situato nel territorio comunale di Capovalle e Valvestino. Durante la prima guerra mondiale fu fortificato con trincee, strade e camminamenti, Monte Stino era infatti prossimo al confine tra Regno d’Italia e Impero Austro Ungarico. Ancora oggi è presente sulle sue pendici un museo che raccoglie i reperti bellici della Grande Guerra. Nonostante una stretta stradina asfaltata che ne raggiunge la sommità, è ugualmente possibile una bella escursione ad anello consigliabile nei periodi più freschi, in assenza di innevamento. Particolarmente bello appare il panorama sul sottostante Lago di Idro.

L’escursione in breve:

Zumiè (Capovalle - m 914) - Fienile Lombardi (m 1246) - Il Dossone - Chiesetta alpina (m 1407) - Rifugio Monte Stino - postazioni gallerie (m 1425) - Monte Stino (m 1467) - Chiesetta alpini - Fienile di Stino (m 1310) - Croce di Sassello (m 1115) - Zumiè (m 914)

Dati tecnici:

Partenza da Zumiè (Capovalle - m 914): Difficoltà: E (T dalla partenza al Rifugio Monte Stino, quindi E) (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 553. Acqua sul percorso: una fonte dopo 15 minuti di cammino lungo la strada asfaltata che da Zumiè sale al Monte Stino.

Accesso alla partenza:

Sulla sponda bresciana del Lago di Garda si incontra, in coincidenza del paese di Gargnano, il bivio per Valvestino. Abbandoniamo la sponda del Garda risalendo la provinciale con visioni sul lago sempre più entusiasmanti. La strada penetra nel profondo solco vallivo per poi transitare in prossimità del Lago di Valvestino. Procediamo lungamente oltre lo specchio d’acqua risalendo sino al paese di Capovalle dove volgiamo a destra per raggiungere la contrada di Zumiè dove possiamo lasciare l’auto. Si può raggiungere Zumiè anche salendo dalla Val Sabbia; in questo caso si raggiunge il lago di Idro quindi si abbandona la statale per Tione volgendo a destra per guadagnare il paese di Capovalle e infine la partenza della nostra escursione.

Descrizione del percorso:

Partendo dalla contrada di Zumiè seguiamo la stretta stradina asfaltata che taglia in diagonale ascendente il fianco meridionale del Monte Stino. Il tratto è percorribile anche in automobile ma lo risaliamo a piedi al fine d’eseguire una bella escursione circolare. Bordeggiamo dopo nemmeno 15 minuti di cammino una fonte quindi proseguiamo in salita moderata e costante con il panorama alle spalle che si apre sempre più permettendo un bello scorcio su Zumiè.

Proseguiamo lungamente sino a guadagnare la spalla sudorientale della montagna; la strada cambia  direzione volgendo bruscamente a sinistra per bordeggiare il Fienile Lombardi (m 1246). Subito oltre ignoriamo il segnavia 478 che si separa a destra in direzione di Moerna mantenendo la carrozzabile che taglia ora i bei prati sommitali dello Stino. Il panorama, vasto ed avvincente, raggiunge ora, ad oriente, i crinali del Monte Baldo mentre verso ovest si estende ad un settore delle Alpi Giudicarie. Sotto di noi possiamo osservare il paese di Capovalle sovrastato a meridione dai monti Manos e Carzen. Su fondo ora battuto siamo in breve presso la Chiesetta Alpina e il Rifugio Monte Stino (m 1407 – ore 1,20 dalla partenza) di norma sempre aperto nella bella stagione. Pochi metri prima del rifugio notiamo separarsi in discesa a sinistra il segnavia 477 che useremo in un secondo tempo per riportarci alla partenza.

Presso la struttura osserviamo, sulla destra, la sommità erbosa del Monte Stino (m 1467) che si guadagna in pochi minuti senza via obbligata. Un cartello segnala inoltre una sterrata che, quasi piana, conduce ad un punto panoramico e ad alcune postazioni risalenti al primo conflitto mondiale. Ne seguiamo brevemente il percorso dapprima solcando prati con splendido scorcio in direzione del lontano Monte Guglielmo e della più vicina Corna Blacca, grandiosa cima calcarea delle Prealpi Bresciane. La mulattiera volge poi verso sinistra sino a raggiungere le postazioni militari a cui abbiamo fatto riferimento poco fa. Una breve scalinata artificiale permette di raggiungere un bellissimo pulpito panoramico (m 1425 – ore 1,30 dalla partenza) dove godiamo della vista più bella ed ampia dell’escursione. Nello specifico dominiamo il Lago di Idro osservando inoltre un lungo tratto delle Valli Giudicarie. Il panorama è di prim’ordine includendo la cima del Carè Alto nel Gruppo dell’Adamello nonché il Cornone di Blumone, il Monte Frerone quindi, volgendo verso sud, il Dosso Alto. In direzione nord la vista include invece le più alte elevazioni del Parco dell’Alto Garda Bresciano con riferimento specifico ai monti Tombea e Caplone. Torniamo ora a ritroso rientrando in una decina di minuti al Rifugio Monte Stino (m 1407). Pochi metri oltre la struttura troviamo, come anticipato in precedenza, il sentiero 477 che abbandona la strada calando a destra con cartello indicante Capovalle.

La prima frazione altro non è che un’ampia e comoda mulattiera che perde quota con moderazione. Godiamo alle spalle della vista più bella sul Monte Baldo mentre di fronte a noi scorgiamo ancora una volta Corna Blacca e Cima Caldoline. Gli splendidi prati sommitali lasciano spazio al bosco. Transitiamo presso il Fienile di Stino (m 1310) quindi affrontiamo la parte più spiccatamente escursionistica dell’itinerario. La segnaletica porta infatti ad abbandonare la mulattiera passando su esile sentierino scavato tra la vegetazione. E’ bene prestare molta attenzione ai cartelli, comunque chiari e sempre presenti, in quanto il percorso segnato aggira alcuni terreni privati. Al di sotto perdiamo quota più rapidamente sino al bivio nel bosco con il segnavia 478. Lo ignoriamo volgendo bruscamente verso sinistra per mantenere il sentiero 477. Su fondo terroso o coperto di foglie completiamo la discesa godendo in ultimo dello scorcio sull’abitato di Zumiè. Il sentiero traversa in falsopiano al di sopra dell’abitato per poi confluire in una più ampia mulattiera. Siamo infine in paese dove recuperiamo in breve l’automobile (ore 3 complessive – km 8,7 complessivi di percorso).

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