Muzzerone

MUZZERONE (m 325)

Speriamo che la quota non certo eccelsa del Muzzerone non vi trasmetta l’idea di una modesta collina di poca o nessuna importanza. In realtà il Muzzerone, al margine orientale delle Cinque Terre, presenta una grandiosa falesia calcarea che precipita strapiombante sino alle sottostanti acque del mar Ligure. Non è un caso se le rupi verticali dell’elevazione in oggetto sono utilizzate dagli arrampicatori come palestra di roccia. Osservato dal paese di Portovenere, il Muzzerone sorprende per le sue verticalità offrendo un grandioso paesaggio di indiscutibile suggestione. L’escursione che vi suggeriamo ricalca di fatto l’ultima frazione del trekking “Alta Via delle Cinque Terre” (AV5T) seguendo il crinale che si spegne infine nel promontorio di Portovenere. Può essere percorso in ambo i sensi e anzi, chi vuole può, avendo due automobili a disposizione, dimezzare il percorso riducendolo ad una breve traversata per gran parte in discesa che impegna per circa due ore e mezza. In questo caso un’automobile dev’essere portata e lasciata a Portovenere mentre con la seconda si sale a Campiglia dove l’escursione ha inizio. La descrizione che segue descrive il percorso proprio in questa direzione ovvero scendendo verso Portovenere. Chi non ha due automezzi effettuerà il ritorno a ritroso per un totale di circa 5 ore di cammino. Suggeriamo questa splendida traversata nella stagione invernale (la neve è molto rara) oppure nelle mezze stagioni per evitare i periodi più caldi e umidi. Non esitiamo a definire questo sentiero uno dei più belli percorribili lungo il litorale ligure in un contesto selvaggio e appartato a due passi dalla confusione della città di La Spezia.

L’escursione in breve:

Campiglia (m 405) – Bocca dei Cavalin (m 358) – località Pitone (m 306) – tornante strada Le Grazie / Monte Castellana (m 210) – Sella Derbi (m 190) – innesto sentiero 516 (m 249) – Forte Muzzerone (Monte Muzzerone – m 325) – anticima sud del Muzzerone (m 301) – innesto sentiero AVG AV5T (m 173) – Portovenere (m 0)

Dati tecnici:

Partenza da Campiglia (m 405): Difficoltà: E (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 405. Acqua sul percorso: assente.

Accesso alla partenza:

Si accede alla partenza dalla città di La Spezia seguendo la provinciale per Portovenere. Si costeggia il perimetro esterno dell’Arsenale Militare raggiungendo in breve la località Acquasanta. Abbandoniamo il proseguo per Portovenere volgendo a destra con indicazioni per Campiglia. La strada, a tratti un po’ stretta ma ben asfaltata, sale in circa 6 km sino ai 400 metri sul livello del mare del crinale che divide il Golfo di La Spezia dal mare aperto. Il punto finale raggiungibile in auto è la piazza di Campiglia ove troviamo il campanile in pietra arenaria e la prospiciente chiesa.

Descrizione del percorso:

Presso la chiesa di Campiglia troviamo il segnavia che transita inizialmente presso un antico mulino a vento per proseguire presso un’area picnic con tavoli e panche. Caliamo in breve sino a toccare, in coincidenza di un ampio spiazzo, la strada utilizzata in precedenza per salire a Campiglia. Proseguiamo su sentiero scavalcando un dosso intercettando per la seconda volta la strada asfaltata in coincidenza della Bocca dei Cavalin (m 358 – ore 0,20 dalla partenza).

Ha ora inizio la parte più bella del percorso. Seguendo i cartelli indicanti Sella Derbi e Portovenere passiamo sul sentiero che taglia a mezza altezza il pendio rivolto in direzione del mare. Nonostante la fitta vegetazione mediterranea che riveste il costone non mancano splendidi scorci verso il mare aperto nonché sul sottostante litorale roccioso. Il sentiero, in debole saliscendi, affronta qualche facile roccetta da affrontare con cautela in caso di fondo umido o bagnato. Cominciamo a scorgere, verso sudest, le isole di Palmaria e di Tino. In circa 40 minuti dalla partenza guadagniamo un punto eccezionalmente panoramico sovrastato da un cocuzzolo roccioso e caratterizzato da un piccolo terrazzino naturale in pietra proteso in direzione del Mar Ligure. Siamo in località Pitone (m 306) come indicato da una scritta sulle rocce a sinistra. Il paesaggio è notevolissimo offrendo un magnifico scorcio sulle falesie precipiti del Monte Muzzerone nonché sulle isole Palmaria, Tino e Tinetto. Sotto la verticale del pulpito notiamo il cosiddetto Scoglio Galera caratterizzato da rocce rossastre. Da rilevare, a sinistra del Muzzerone, un piccolo varco in direzione del Golfo di La Spezia.

Dopo un’irrinunciabile sosta riprendiamo il sentiero calando tra la macchia mediterranea e affrontando qualche salto roccioso che richiede un attimo di cautela in più nella scelta degli appoggi. La difficoltà resta comunque escursionistica con il paesaggio che può ora estendersi raggiungendo le lontane cime delle Alpi Apuane, molto spesso innevate nella stagione fredda. Nonostante la rigogliosa vegetazione sempreverde il paesaggio resta ampio e di grandiosa suggestione sino a calare, con una breve frazione più ripida, ad intercettare un tornante della strada che dalla località Le Grazie sale al Monte Castellana (m 210). Ignoriamo la carrozzabile seguendo il sentiero segnato che procede, chiaramente indicato, sulla destra. In breve    tocchiamo una seconda volta la strada in coincidenza della Sella Derbi (m 190 – cartello indicatore – circa un’ora dalla partenza).

Possiamo ora seguire per un tratto la strada passando a sinistra del crinale per portarsi sul versante rivolto in direzione di La Spezia. Il paesaggio non offre più la visione del mare aperto che ha caratterizzato il tratto in località Pitone. Nonostante ciò possiamo ugualmente apprezzare la veduta sempre più ampia del Golfo di La Spezia mentre all’orizzonte si stagliano imponenti le cime delle Alpi Apuane e un tratto dell’Appennino Tosco Emiliano. I cartelli permettono, con un brevissimo tratto di sentiero, di evitare un tornante della strada riprendendola poco sopra. Si passa a sinistra di un taglio di cava sino a raggiungere infine la biforcazione segnalata da cartelli escursionistici per Portovenere e il Rifugio Muzzerone (m 246 – ore 0,20 dalla Sella Derbi – ore 1,20 complessive).

Abbandoniamo la strada e seguiamo il sentiero per pochi metri sino ad un’ulteriore biforcazione (m 249): tralasciamo il sentiero principale per il Rifugio Muzzerone volgendo a destra in salita sul segnavia 516 con cartello indicante il Forte Muzzerone. Il sentierino, ripido ma ben segnato, intercetta i tornanti dalla strada che conduce alla fortezza raggiungendo infine il rettilineo sommitale della strada stessa. Volendo si può volgere a destra per guadagnare in qualche minuto l’ingresso del Forte Muzzerone (m 325) costruito in coincidenza dell’omonima cima. Costruito intorno al 1876 aveva inizialmente la funzione di batteria antinave ed è posto in posizione davvero strategica dominando entrambi i fronti del mare, il Golfo di La Spezia ad est ed il mare aperto verso occidente. Peccato non sia visitabile pur offrendo, all’esterno, un magnifico scorcio in direzione del Mar Ligure.

Torniamo a ritroso sino al punto in cui il sentiero utilizzato in salita si stacca dalla strada calando a sinistra. Questa volta lo ignoriamo procedendo in discesa sulla strada sino al primo tornante presso il quale un grande tabellone illustra il magnifico panorama che possiamo ora ammirare in direzione delle Alpi Apuane. Si separa sulla destra il proseguo del sentiero 516. Scegliamo questa possibilità abbandonando la strada per andare a sfiorare l’anticima sud del Muzzerone (m 301) caratterizzata sulla sommità da una costruzione. Il paesaggio si allarga scorgendo il promontorio di Montemarcello, un tratto della costa toscana e soprattutto la sottostante isola di Palmaria e, appena più distante, l’isola di Tino. Il sentiero perde d’improvviso quota calando ripidissimo su terreno sconnesso con affioramenti rocciosi. Prestando attenzione in caso di fondo umido o bagnato scendiamo incontrando una breve deviazione a destra che permette in pochi metri di raggiungere un pulpito esposto sul salto precipite nel Mar Ligure. Notevole lo scorcio sulla falesia che caratterizza il litorale in direzione delle Cinque Terre. Da notare, sulle rupi circostanti, la presenza del Fiordaliso di Portovenere, raro endemismo della Liguria Orientale. Ripreso il sentiero lo seguiamo brevemente sino a confluire nel più comodo sentiero AVG – AV5T che avevamo precedentemente abbandonato per salire al Forte Muzzerone (m 173 – cartello segnalatore - ore 0,50 dalla Sella Derbi – ore 2,10 dalla partenza).

Lo seguiamo verso destra ormai in vista del sottostante paese di Portovenere. L’isola di Palmaria è ora di fronte a noi, osservabile nella sua interezza e posta a breve distanza dal promontorio su cui è posta la Chiesa di San Pietro. In comoda discesa tra i lecci e la macchia mediterranea passiamo in prossimità del possente castello Doria. Ormai in vista del paese costeggiamo le mura della fortezza quindi caliamo alla sua sinistra con una ripida scalinata guadagnando infine Piazza Darsena in centro a Portovenere (m 11 – ore 2,30 dalla partenza).

Per completezza è assolutamente consigliabile una passeggiata sul lungomare e una visita al paese proseguendo a piedi sino al promontorio su cui sorge la Chiesa di San Pietro. Poco prima dell’edificio si apre a destra il passaggio per la Grotta marina Byron. Una bella scalinata concede, in sua prossimità, uno scorcio di straordinaria bellezza sulla strapiombante parete del Muzzerone nonché sul Castello Doria a termine di un’escursione memorabile per il suo valore paesaggistico (ore 2,45 dalla partenza).

                     VISUALIZZA QUI SOTTO LA PHOTOGALLERY DEL TREKKING

                                            Cookie