Piz de Peres

PIZ DE PERES (m 2507)

Nel sottogruppo delle Dolomiti di Enneberg, è una cima generalmente poco nota nonostante la grande vicinanza alla famosa stazione sciistica di Plan de Corones. Domina con splendido panorama la media Pusteria.

Dati tecnici:

Dal Passo di Furcia (Furkel Paß - m 1737): Difficoltà: EE (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello: m 770. Acqua sul percorso: assente. Sono presenti alcuni punti di ristoro come appoggio solo presso la partenza presso il Passo di Furcia.

Accesso:

E’ possibile salire al Passo Furcia o salendo dalla Val Pusteria (paese di Valdaora) oppure con la strada che raggiunge il valico partendo da S.Vigilio di Marebbe.

Descrizione del percorso:

Abbandoniamo l’automobile al Passo Furcia (m 1737) per proseguire a piedi su ampia carrareccia chiusa al traffico (cartello in legno con indicazione per il Piz de Peres) che sale verso est nel bosco di conifere. Ignoriamo un primo bivio sulla destra con indicazioni per la cima del Piz de Peres e per una malga gestita procedendo ancora per un brevissimo tratto. Subito oltre l’evidente curva della strada troviamo, sempre a destra, il nostro sentiero (segnavia n° 3) che sale molto ripidamente su fondo terroso. Procediamo lungamente nel bosco per poi raggiungere un bel culmine dove possiamo dominare sulla sinistra la Val Pusteria e la Valle di Anterselva. Alle spalle, tra le frasche, notiamo la grande sagoma a cupola del Plan de Corones. Verso nord est andiamo a cogliere all’orizzonte le principali cime delle Alpi Aurine. Perdiamo a questo punto dislivello tra la vegetazione per aggirare la base di una soprastante scoscesa bastionata rocciosa. Alcuni scorci panoramici permettono di osservare di fronte a noi la vetta della Punta Tre Dita. Scavalchiamo un piccolo valloncello con torrente (spesso quasi asciutto) per poi riprendere a salire con bella vista che si rinnova, alle spalle, in direzione della sommità prativa di Plan de Corones e sul crinale principale delle Alpi Aurine con i suoi ghiacciai. Raggiungiamo un bivio facilmente riconoscibile in quanto in sua coincidenza è presente una panchina di legno. Abbandoniamo il percorso che traversa verso est per volgere in ripida salita sul percorso segnato a destra. Un primo breve tratto si sviluppa tra bosco rado di conifere; a destra osserviamo le rocce che caratterizzano le pendici settentrionali del Piz da Peres con ben visibile anche la cima. Poco oltre usciamo definitivamente allo scoperto alla base di un grande canalone detritico. Il proseguo del sentiero rimonta faticosamente i detriti sabbiosi e ghiaiosi dell’ampio canale con una sequenza di stretti tornanti. Saliamo in direzione della marcata forcella (Passo Tre Dita) racchiusa tra la Punta Tre Dita a sinistra e il Piz de Peres a destra. Alle spalle, ormai senza l’ostacolo della vegetazione, apprezziamo la bella visione della Val Pusteria dischiudersi ampia ai nostri occhi. L’ultimo tratto è il più duro e ripido, su fondo in parte sabbioso ed instabile, e permette, come detto, l’accesso al Passo delle Tre Dita (Dreifinger Scharte – m 2330 – ore 1,45 dalla partenza) subito sotto la cima dell’omonima cima. Nei giorni limpidi la visione verso nord delle Alpi Aurine e della Valle d'Anterselva è avvincente. Il percorso volge a questo punto verso destra attraverso splendidi prati che contrastano con il nudo ghiaione appena rimontato. Da notare, alle spalle, la vista sulla Cima Tre Dita e sul piccolo lago dei Colli Alti. Su terreno erboso guadagniamo quota portandoci in prossimità del salto che dalla vetta precipita direttamente a nord (da notare la presenza di alcuni gruppi di stelle alpine). Prestando attenzione al tratto (in leggera esposizione) raggiungiamo gli ultimi metri che risaliamo seguendo grosso modo il filo di cresta sino a guadagnare la sommità (m 2507 – ore 2,30 circa – libro di vetta da firmare). Immenso il panorama aperto a oriente sulle Dolomiti di Fanes - Sennes - Braies, a sudovest sulla Marmolada, sul gruppo Sella e sulle Odle; verso nord notiamo la tozza elevazione del Plan de Corones con le Alpi Aurine sullo sfondo.

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