Poggio alle Sugherine

POGGIO ALLE SUGHERINE (m 297)

I Monti dell’Uccellina sono una catena collinare estesa parallelamente alla fascia costiera della Maremma grossetana e da tempo sono inclusi nella vasta area protetta del Parco Naturale della Maremma. È una zona di enorme valore faunistico, botanico e storico giustamente protetta e tutelata. I sentieri escursionistici all’interno dell’area del parco sono quasi tutti percorribili a pagamento versando una piccola cifra presso il Centro Visitatori di Alberese oppure direttamente sul sito internet del parco. Dopo questa indispensabile premessa, fondamentale per poter intraprendere un’escursione nell’area, siamo a descrivervi la salita al Poggio alle Sugherine. Non è il culmine della catena ma la quota modesta della “cima” non deve in alcun modo trarre in inganno. Dopo aver percorso i Monti dell’Uccellina in lungo e in largo riteniamo questo colle il punto panoramico più vasto dell’intera area protetta in grado di offrire uno straordinario paesaggio esteso a gran parte dell’arcipelago toscano. Nel complesso la zona è molto mite in inverno e calda in estate. Considerata la ricettività turistica e le elevate temperature vi consigliamo di intraprendere l’escursione fuori stagione magari a fine autunno o meglio ancora in primavera quando il verde e le fioriture della nuova stagione, unitamente alla pace a al silenzio, renderanno l’esperienza ancora più piacevole.

L'escursione in breve:

Parcheggio presso Tenuta Agricola dell’Uccellina in località Podere Giulia (m 9) – Torre Bassa (m 72) – bivo della Torre (m 50) – Vasche d’Argilla (m 145) – Poggio alle Sugherine (Altana – m 297) – bivio della Carbonaia (m 195) – bivio della Torre (m 50) – Torre Bassa (m 72) - Parcheggio presso Tenuta Agricola dell’Uccellina in località Podere Giulia (m 9)

Dati tecnici:

Partenza dal parcheggio presso Podere Giulia (m 9): Difficoltà: E (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 288. Dislivello realmente superato in salita: m 363. Acqua potabile sul percorso: assente.

Accesso alla partenza:

Chi proviene da Grosseto segue la SS 1 Aurelia sino al Km 164 dove si esce all’uscita con indicazioni per Collecchio. Si sottopassa la statale passando davanti all’antica Tenuta del Collecchio quindi si seguono le indicazioni per “Tenuta Agricola dell’Uccellina” sottopassando una seconda volta la statale Aurelia. All’incrocio immediatamente successivo volgiamo a destra procedendo tra i campi per poche centinaia di metri sino al bivio che segnala la Tenuta agricola sulla sinistra. Procediamo in questa direzione per altri 450 metri sino a trovare il cancello del Podere Giulia. É ammesso l’ingresso agli escursionisti che possono lasciare l’automobile nel parcheggio sulla destra mentre sulla sinistra è in funzione la Tenuta Agricola dell’Uccellina.

Chi proviene da Roma segue la SS 1 Aurelia sino al Km 164 uscendo con indicazioni per Collecchio. Dopo pochi metri all’ulteriore biforcazione si volge a sinistra con indicazioni per “Tenuta Agricola dell’Uccellina” sottopassando la statale Aurelia. All’incrocio immediatamente successivo volgiamo a destra procedendo tra i campi per poche centinaia di metri sino al bivio che segnala la Tenuta agricola sulla sinistra. Procediamo in questa direzione per altri 450 metri sino a trovare il cancello del Podere Giulia. É ammesso l’ingresso agli escursionisti che possono lasciare l’automobile nel parcheggio sulla destra mentre sulla sinistra è in funzione la Tenuta Agricola dell’Uccellina.

Descrizione del percorso:

Sin dal Podere Giulia (m 9) troviamo le indicazioni dell’itinerario. La segnaletica (cartello) indica gli itinerari escursionistici C1 e C2 che in questa prima parte coincidono. Su ampio tratturo aggiriamo un breve tratto del lato occidentale del podere con annesso ristorante e maneggio trovando quasi subito il bivio a destra con paletto segnavia e cartello informativo del parco. Volgiamo in questa direzione seguendo sempre in piano lo sterrato che bordeggia il campo coltivato. In breve siamo al limite di un ampio uliveto perimetrato dal filo spinato per proteggerlo da cinghiali, volpi e ungulati che abbondano in tutta l’area dei Monti dell’Uccellina. Scavalchiamo la recinzione senza alcuna difficoltà grazie ad una scala di ferro aggiunta ad uso degli escursionisti. Procediamo sempre in rellilineo delimitati sui due lati dai filari di ulivo. Osserviamo sul poggio davanti a noi l’antica costruzione della Torre Bassa. In breve siamo all’altra estremità della coltivazione e anche in questo caso scavalchiamo l’alta recinzione sfruttando la grande scala di legno riportante fra l’altro il segnavia bianco rosso. Entriamo brevemente nel bosco quindi saliamo alla base della Torre Bassa (m 72) osservata in precedenza. La costruzione è di origine antichissima essendo stata eretta dalla famiglia degli Aldobrandeschi intorno al 1200. A poca distanza intravediamo, tra la vegetazione, un’ulteriore torre detta “Bella Marsilia”.

Procediamo oltre l’edificio affrontando una ripida ma brevissima discesa sino a traversare uno stradello (Bivio della Torre – m 50). Procediamo nella densa vegetazione incrociando e seguendo per un breve tratto una sterrata ad uso forestale. Subito oltre la abbandoniamo, sempre guidati dai segnavia, salendo nel bosco sino alle cosiddette Vasche di Argilla (m 145), una piccola sorgente oggi sfruttata dagli animali per abbeverarsi. A breve distanza sono presenti le rovine di un antico insediamento medioevale abitato tra il 1000 e il 1400 del quale si osservano ancora i resti di una piccola chiesetta, di un’abitazione e di un forno in pietra per il pane probabilmente realizzato in epoca successiva dai carbonai usando i materiali di crollo della chiesa. Nel tratto che segue il sentiero diviene più ripido permettendo l’accesso diretto al Poggio alle Sugherine (m 297 – ore 1,45 dalla partenza).

Al pari di gran parte delle modeste elevazioni dei Monti dell’Uccellina, anche il Poggio alle Sugherine è completamente boscato. L’ente del Parco Naturale della Maremma ha avuto l’idea illuminata di aggiungere, proprio in vetta, una bella altana in legno più elevata degli alberi. Il risultato è un punto panoramico mozzafiato che da solo vale l’intera escursione. In direzione dell’interno la vista si estende ad un ampio settore del grossetano fino a raggiungere il lontano Monte Amiata. In direzione del mare, nei giorni limpidi si osserva il l’Isola d’Elba e il prospiciente promontorio di Piombino, l’Isola di Montecristo e l’Isola del Giglio mentre verso sud spicca il promontorio di Monte Argentario con in evidenza i due tomboli che lo uniscono alla terra ferma (Giannella e Feniglia). Nelle giornate più terse si osservano le cime della Corsica. Nell’immediato circondario osserviamo il Poggio Raso sul quale si erge la Torre della Rivolta mentre verso nord scorgiamo un tratto della Pineta Granducale sino ad intravedere la Foce dell’Ombrone.

Dopo una meritata sosta siamo attesi dal percorso di ritorno che permette di descrivere un bell’itinerario ad anello. Il tracciato si trasforma con il sentiero che lascia spazio ad un ampio stradello sterrato che costeggia per un lungo tratto una recinzione. Caliamo a tratti ripidamente tra la densa macchia mediterranea. Incrociamo una forestale ancora più ampia che tuttavia ignoriamo procedendo dritti sino a guadagnare il Bivio della Carbonaia (m 195). Ignoriamo il sentiero C1 che si separa sulla destra procedendo in direzione del Salto del Cervo. Muoviamo invece verso sinistra seguendo in discesa per lo più moderata la bella mulattiera che riporta dopo una lunga frazione boschiva al Bivio della Torre (m 50). L’ultima frazione di percorso coincide a ritroso con il percorso d’andata. Transitiamo per la Torre Bassa e rientriamo al Podere Giulia per un totale di 3 ore complessive di marcia a piedi e un totale di 7,6 km di tracciato.

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