Poligono anfibio

Nome scientifico: Persicaria amphibia (L.) Gray (Sinonimo: Polygonum amphibium L.)

Famiglia: Polygonaceae

Altro nome comune: Persicaria amfibia

Habitat naturale: Acque stagnanti o lentamente fluenti. Zone fangose inondate periodicamente da 0 a 2000 metri. Se il terreno si prosciuga si trasforma nella forma terrestre caratterizzata da foglie più piccole e picciolo breve o assente. In Italia è presente in tutte le regioni.

Periodo di fioritura: Da giugno ad agosto

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne che, nella forma acquatica, presenta fusto sommerso cavo, fistoloso, prostrato o eretto lungo fino a 3 metri. Le foglie, lunghe 15 – 20 cm, sono galleggianti, con lamina lucida e glabra, di forma ellittica ed appuntita, cuoriforme alla base e portata da un lungo picciolo. Nella forma terrestre la specie presenta fusto eretto lungo sino a 70 cm con foglie più piccole e picciolo più breve o del tutto assente. L’infiorescenza è una spiga cilindrica solitaria, compatta, lunga fino a 9 cm e sorretta da un peduncolo eretto. E’ formata da fiori con 5 lobi di colore rosa o più raramente bianchi lunghi circa 4 – 5 mm. Presentano 5 stami con filamenti e antere che fuoriescono dalla corolla e 2 stili uniti tra loro alla base.

Note: E’ dubbia l’origine del nome generico della specie; è possibile che si riferisca all’aspetto delle foglie di molte specie del genere, simili a quelle del pesco (Prunus persica) oppure potrebbe trattarsi di un antico nome d’origine medioevale che caratterizzava alcune piante con fusto nodoso. Il nome specifico della specie ne evidenzia un’importante caratteristica ovvero quella di vivere sia immersa nell’acqua che su terra.

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate nel laghetto posizionato presso il Passo di Lavazè (m 1820 – Dolomiti – Gruppo del Latemar).

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