Primula meravigliosa

Nome scientifico: Primula spectabilis Tratt. (Sinonimo: Primula polliniana Moretti)

Famiglia: Primulaceae

Altro nome comune: Primula vistosa

Habitat naturale:  Cresce nei pascoli con substrato calcareo, nei luoghi rocciosi e ghiaiosi, nelle rupi e comunque in ambiente non troppo asciutto e non troppo esposto al sole da 600 a 2500 metri di quota. Si tratta di un endemismo dei rilievi calcarei delle Alpi e Prealpi centro-orientali presente in Veneto, Trentino e Lombardia. Come tale è una pianta protetta da convenzioni internazionali (convenzione di Berna, ratificata con la legge n. 503 del 5 Agosto 1981).

Periodo di fioritura:  Da aprile a luglio

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 10 – 18 cm con fusto legnoso alla base che conserva le foglie secche degli anni precedenti. Le foglie sono solo basali, di forma lanceolato-spatolata con margine cartilagineo e formano una rosetta. La loro consistenza è coriacea, la lunghezza intorno a 25 – 70 mm; si presentano lucide e quasi glabre su entrambe le facce. La pagina superiore è punteggiata da minuscole ghiandole visibili con difficoltà ad occhio nudo (usare una lente). Il loro apice è subacuto a margine intero o irregolarmente eroso. Dal centro della rosetta cresce lo scapo che porta i fiori disposti ad ombrella (da 1 a 7). Il calice dei fiori è campanulato (lungo sino ad 1 cm); la corolla è formata da 5 lobi di colore roseo-violaceo con fauce bianca.

Note: Endemismo insubrico, probabile relitto della flora esistente prima delle grandi glaciazioni. E’ presente nelle zone rimaste esenti da glaciazione nelle regioni indicate sopra.

Dove l’abbiamo osservata: Le prime tre fotografie sono state realizzate sulle pendici orientali del Monte Telegrafo fra 2000 e 2150 metri di quota (Gruppo del Monte Baldo); la quarta e la quinta fotografia provengono dalla Punta Retello, mentre la sesta presso il Passo Bestana (m 1270) nell'ambito del Parco Alto Garda Bresciano (m 1300 metri - Prealpi Bresciane). Le ultime due foto sono state eseguite presso il Passo Pelagatta (circa m 1750 - Gruppo Carega).

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