Primula orecchia d'orso

Nome scientifico: Primula auricula L.

Famiglia: Primulaceae     

Altri nomi comuni: Orecchia d’orso

Habitat naturale: Vive sulle rupi (anche verticali), nelle fessure delle rocce calcaree o dolomitiche, talvolta alla base di esse tra 600 a 2500 metri (in casi estremi fino ad un minimo di 300 metri e un massimo di 2600). In Italia è presente sulle Alpi risultando più frequente al nordest e nel complesso rara sulle Alpi Occidentali. E’ presente, sempre come pianta rara, anche in alcune zone dell’Appennino. Nell’Appennino Settentrionale è rarissima al punto che ne esiste attualmente una sola stazione nel Bolognese sulle creste dei Balzi dell’Ora subito sotto la cima del Corno alle Scale ad una quota compresa tra i 1800 e i 1900 metri. E’ quindi presente sulle Alpi Apuane (Toscana) e sulle creste appenniniche delle Marche, dell’Umbria, dell’Abruzzo, del Lazio, del Molise e della Campania. Assente in Liguria (dove in passato era stata segnalata), Valle d'Aosta, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna.

Periodo di fioritura: Da aprile a luglio a seconda della quota. La sua comparsa annuncia la primavera.

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta fino a 25 cm con caratteristica rosetta di foglie basali carnose e coriacee con pagina superiore verde e quella inferiore più chiara e “farinosa”. Il nome Primula auricula ben si addice alla forma ovale delle foglie in quanto “auricula” in latino significa orecchia oppure orecchietta ed in effetti le foglie ricordano nella forma un orecchio d’orso. Le foglie appaiono ristrette in un breve picciolo e sono dentellate e farinose al loro margine soprattutto verso l’apice. Il fusto è alto fra 3 e 16 cm, anch’esso farinoso e del tutto privo di foglie; porta un’ombrella di 4 – 12 fiori peduncolati color giallo oro, delicatamente profumati e con diametro di 16 – 25 mm. La corolla è divisa in 5 lobi ed è caratteristico l’anello biancastro alla fauce dovuto alla deposizione di sali minerali.   

Note: E’ una specie nel complesso piuttosto rara. In Italia è protetta, e quindi non deve essere raccolta, in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte (solo in provincia di Torino, Cuneo e Novara), Toscana, Umbria, Abruzzo e Molise. In Toscana, sulle Alpi Apuane, esiste una sottospecie (Primula auricula var. balbisii), che non ha aspetto farinoso mentre sul margine delle foglie presenta ciglia ghiandolose.

Dove l’abbiamo osservata: Le prime quattro fotografie sono state realizzate lungo la via normale al Monte Cretò, nei massi poco a valle dello Stavolo Celant, nel comune di Tramonti di Sopra (m 900 - Prealpi Carniche). Le fotografie dalla quinta all'ottava sono state eseguite sui Balzi dell'Ora sulle pendici settentrionali del Corno alle Scale (circa m 1800 - Appennino Bolognese). L'ultima fotografia è stata scattata alle pendici del Monte Guglielmo poco a valle della Malga Guglielmo di Sopra (circa 1500 metri - Prealpi Bresciane).

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