Salto del Cavallo - Incisa - Crocetta

MONTE SALTO DEL CAVALLO (m 642)

MONTE INCISA (m 514)

MONTE CROCETTA (m 455)

Nello stile di gran parte dei sentieri della zona, il percorso che andiamo a descrivervi percorre la modesta dorsale culminante nei monti Salto del Cavallo, Incisa e Crocetta. Sono rilievi collinari intensamente boscati grazie ad una rigogliosa vegetazione mediterranea. Il mare è davvero a quattro passi e il panorama non delude estendendosi, nella giornate più limpide, alle lontane isole dell’Arcipelago Toscano e alle altrettanto distanti vette delle Alpi Occidentali. Si tratta di un itinerario di contenuta lunghezza con la possibilità, avendo due automobili, di prolungarlo in discesa sino al litorale in coincidenza dell’abitato di Deiva Marina. Nel complesso una marcia senz’altro consigliabile nel semestre freddo tenendo conto che il mite clima del Levante Ligure rende assai rara la presenza della neve.

L’escursione in breve:

Cà Marcone (Tagliamento – m 560) – Monte Salto del Cavallo (m 642) – Monte Incisa (m 514) – Monte Crocetta (m 455) – Deiva Marina (m 15)

Dati tecnici:

Partenza da Cà Marcone (Località Tagliamento - m 560): Difficoltà: E (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 187 rientrando a ritroso una volta raggiunto il Monte Incisa; m 627 da percorrersi per lo più in discesa raggiungendo Deiva Marina. Acqua sul percorso: assente.

Accesso alla partenza:

Utilizzando l’autostrada A12 si esce al casello di Deiva Marina quindi si seguono le indicazioni per la Statale Aurelia e il Passo del Bracco. Raggiungiamo dopo alcuni chilometri il bivio con la SS 1 in coincidenza del confine provinciale tra Genova e La Spezia (cartelli indicatori). Qualche metro prima del bivio, sul lato sinistro della carreggiata, si separa sulla sinistra una stradina privata e, appena più a destra, il nostro sentiero con cartello indicante il Monte Incisa. Possiamo lasciare l’auto negli spiazzi presso l’incrocio. Da rilevare il panorama, sin dalla partenza, su un ampio tratto di mare con visibili, nei giorni più tersi, alcune delle isole dell’arcipelago toscano.

Descrizione del percorso:

L’escursione si sviluppa, ben evidente, lungo il costone boscato rimontandone le facili pendici. In falso piano passiamo a sinistra di un evidente traliccio a seguito del quale il sentiero perde quota raggiungendo una piccola forcella. Poco prima della selletta abbiamo un ottimo scorcio sul lontano promontorio di Portofino nonché sulla Riviera di Ponente con visibili all’orizzonte le cime delle Alpi Liguri. Da notare, in coincidenza della sella, l’enigmatico cartello indicante a sinistra Moneglia (si tratta evidentemente di un errore o di un cartello apposto nella direzione sbagliata).

Ignoriamo la deviazione mantenendo il sentiero che procede senza perdere quota. Andiamo a sfiorare la cima, per lo più alberata, del Monte Salto del Cavallo (m 642) che appare poco evidente per via della fitta vegetazione. Dopo una breve salita caliamo portandoci al crocevia con bivio alla nostra sinistra per Lemeglio e Deiva. Mantenendo il tracciato che ricalca più o meno il filo del crinale, andiamo ad osservare alcuni scorci panoramici specialmente verso Moneglia e la vicina Punta Baffe. Alle spalle, qualche scorcio nell’alberatura permette di osservare il Monte San Nicolao mentre all’orizzonte orientale sfilano le cime delle Alpi Apuane. Tra macchia e vegetazione mediterranea guadagniamo un avvallamento quindi torniamo a salire raggiungendo nel Monte Incisa un punto panoramico di grandiosa bellezza dove finalmente siamo all’aperto senza ostacoli allo sguardo (m 514 – ore 1,10 dalla partenza – malconcia panchina di legno a breve distanza dalla cima).

Il paesaggio è esteso ad un ampio tratto del Mar Ligure raggiungendo all’orizzonte le vette delle Alpi Marittime al confine tra Italia e Francia. Alle spalle notiamo la dorsale boscata che abbiamo attraversato in questa prima parte della nostra avventura. Da notare gli inconfondibili ripetitori posizionati sulla vetta del Monte San Nicolao. Verso meridione osserviamo il proseguo del crinale verso il mare aperto, direzione in cui si svilupperà il nostro cammino subito oltre il Monte Incisa. Il percorso procede infatti articolandosi tra macchia, lecci e corbezzoli andando ad assecondare le deboli ondulazioni dell’ampio crinale. Un occhio attento potrà già osservare l’ultima elevazione che andremo a raggiungere: una grande croce è posta infatti sulla sommità del non lontano Monte Crocetta. La meta appare più lontano di quanto in effetti non sia: il percorso facile e comodo permette infatti di coprire rapidamente la distanza che resta guadagnando con facilità il punto più alto dove, oltre alla grossa croce, troviamo un’area pic-nic nei pressi di un rudere (m 455 – ore 0,25 dal Monte Incisa – ore 1,35 dalla partenza).

Nelle immediate vicinanze della cima il sentiero accosta il salto rivolto verso occidente offrendo un’eccellente visione del paese di Moneglia con l’omonima cima alle sue spalle e il promontorio di Portofino osservabile a maggiore distanza. Chi dispone di una sola automobile può terminare qui il suo cammino rientrando a ritroso per un totale di circa 3 ore complessive di cammino. Chi invece può portare una seconda automobile nel paese di Deiva Marina può procedere oltre il Monte Crocetta. In questo caso il sentiero guadagna il bivio per Mezzema; lo ignoriamo incrociando, subito oltre, il sentiero “Verdeazzurro”. Lo seguiamo verso sinistra trovando poco oltre due possibilità. Entrambe conducono verso Deiva Marina. La variante di destra risulta più sconnessa attraversando zone rocciose dove sono presenti diverse postazioni utilizzate dai cacciatori. Le due possibilità si ricongiungono più in basso, quando ormai stiamo raggiungendo il paese. L’esile sentiero lascia spazio dapprima ad un tratto cementato quindi ad una strada asfaltata che, con alcuni tornanti, immette nella parte più vecchia del paese di Deiva Marina. In breve raggiungiamo una strada più ampia che confluisce infine nella provinciale proveniente dall’uscita dell’autostrada. Seguendola in direzione mare raggiungiamo la parte più recente del paese e la stazione ferroviaria presso la quale è possibile lasciare preventivamente l’automobile (ore 0,50 dal Monte Incisa – ore 2 complessive).

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