Altacroce (Hochkreuzspitze)

HOCHKREUZSPITZE (MONTE ALTACROCE – m 2733)

PLATTE (MONTE PIANO – m 2304)

Il Monte Altacroce è una grandiosa cima attraversata dal confine tra Italia e Austria. Nonostante la sua importanza si presenta, così come per gran parte dei Monti di Casies, del tutto trascurata dagli escursionisti in generale scoraggiati dall’isolamento della zona e dalla mancanza di quel contesto d’alta montagna (rocce, ghiacciai) che contraddistingue invece i vicini gruppi montuosi come le Vedrette di Ries e la Alpi Aurine. Il Monte Altacroce è in effetti una vetta caratterizzata da pendii erbosi e sassosi ma il panorama che si gode dalla cima non teme comunque confronti esteso com’è dalle Dolomiti a sud agli Alti Tauri verso nord con in evidenza le più alte sommità delle Alpi Austriache. La via di salita, assai lunga (circa 4 ore), non deve destare timore per via della sua facilità e grazie alla presenza sul percorso di un ottimo punto di ristoro (Uwaldalm) a dividere idealmente in due parti l’impresa. L’ascensione prevede il passaggio anche presso la cima del Monte Piano (Platte) un ampio ed arrotondato dosso erboso di scarsa importanza. Nel scegliere questo itinerario tenete conto della posizione lungo lo spartiacque del Monte Altacroce: questo implica un’estrema instabilità del tempo in estate con la possibile presenza di nubi e nebbie. Attenzione deve quindi essere prestata nella scelta di una giornata con tempo prevedibilmente stabile.

Dati tecnici:

Partenza dal parcheggio poco a monte della Bruggeralm (m 1508): Difficoltà: E (Vai alla scala delle difficoltà). (Sino alla Uwaldalm: T – Nel tratto successivo: E). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 1225.

Accesso:

Risaliamo in automobile l’intera Val Casies sino all’ultima frazione di S.Maddalena in Casies (St. Magdalena in Gsies). Poco oltre il paese la strada continua brevemente scavalcando il torrente Pidigbach (località Bruggen – m 1465). Subito oltre il ponte abbandoniamo la strada volgendo sulla rotabile a sinistra; ad un ulteriore bivio manteniamo ancora la sinistra con indicazioni per “Uwaldalm”; la strada asfaltata prosegue brevemente sino ad una sbarra metallica che impedisce l’ulteriore transito. Siamo poco a monte della Bruggeralm (m 1508) e possiamo parcheggiare l’automobile ai lati della strada (scarse possibilità di posteggio nel mese di agosto nel massimo dell’afflusso turistico)

Descrizione del percorso:

La prima parte del percorso si articola lungo il proseguo della strada forestale ora chiusa al traffico (segnavia n°12). L’ambiente è boschivo, di media quota, posto nel fresco dell’abetaia. Si risale lungamente lungo l’ampia strada bianca sino a raggiungere un’apertura in coincidenza di un valloncello prativo solcato dal torrente (Garschaft – m 1830). Manteniamo la forestale scavalcando il corso d’acqua e riportandoci brevemente nel bosco con qualche scorcio sulla sottostante Valle di Casies. Poco sopra superiamo un cancello e in breve guadagniamo il soprastante terrazzo prativo appena oltre il limite superiore del bosco. Troviamo qui la Malga in Selva (Uwaldalm – m 2042 – ore 1,45 dalla partenza), ottimo punto d’appoggio nei mesi estivi che fornisce servizio di ristorantino. La salita alla Uwaldalm costituisce per la maggioranza dei gitanti una meta a sé e pochi sono quelli che proseguono, come faremo noi, per le soprastanti cime.

La salita al Monte Altacroce prevede ora il proseguo lungo il segnavia 12; il tracciato sale a destra della malga passando presso un lavatoio per poi rimontare il facile pendio lungo la staccionata in legno. Seguendo i segnavia volgiamo diagonalmente verso sinistra e la scomparsa dell’alberatura permette verso meridione un’ampia visione dei prati che caratterizzano il fondovalle della Val Casies. Risaliamo tra facili balze prative rimontando l’ampio dorso erboso del Monte Piano (Platten – m 2304 – ore 1 dalla Uwaldalm) con la vista che si allarga verso nord alla sommità del Monte Altacroce mentre a sud l’orizzonte è chiuso dalle Dolomiti. Il sentiero aggira la sommità quindi volge a destra perdendo lievemente quota lungo il fianco della montagna. Traversiamo poi con scarsi dislivelli sino a congiungerci con il sentiero che sale dal fondovalle. Il percorso prosegue a sinistra rimontando il ripido pendio con un tratto visibilmente artefatto. Guadagniamo il soprastante costone in parte erboso oltre il quale troviamo la conca occupata dal piccolo lago di Foi (Pfoisee – m 2572). Il sentiero aggira da sinistra lo specchio d’acqua quindi sale brevemente alla soprastante Sella di Foi (Pfoisattel – m 2608) in pieno crinale principale e quindi sul confine di stato. Il panorama si apre ovviamente sul versante austriaco; alle spalle possiamo osservare ancora un bello scorcio sul sottostante laghetto mentre a sinistra scorgiamo la nostra cima. La salita avviene a questo punto in direzione della vetta senza via obbligata nella parte inferiore (segnavia un po’ confusi) sino a ritrovare il sentierino che risale grosso modo il filo di cresta. Trovandoci lungo il crinale principale siamo accompagnati, ad intervalli regolari, dai pilastrini confinari di stato con la vista si allarga splendidamente in tutte le direzioni. Siamo infine ad un’anticima spostata poco a sud della vetta vera e propria. Il tracciato traversa poi verso il punto più alto che raggiungiamo volgendo a destra lungo l’ampio crinale con tratti erbosi alternati a facili roccette. Dalla cima (m 2733 – ore 2,15 dalla Uwaldalm – ore 4 dalla partenza) la visione delle Alpi austriache è, nei giorni limpidi, di grande suggestione. L’orizzonte meridionale abbraccia le Dolomiti e un occhio attento scorgerà senz’altro le Tre Cime di Lavaredo. Il rientro avviene a ritroso.

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