Calino

MONTE CALINO (MONTE SAN PIETRO - m 1067)

Vi proponiamo un’escursione molto breve, appena un paio d’ore in tutto, adatta alla fine o all’inizio della stagione quando i percorsi in quota sono inaccessibili per la neve e il ghiaccio. Il Monte Calino, poco pronunciato e rivestito da splendidi boschi di abete e larice, offre un magnifico panorama sulla testa del Lago di Garda nonché sulla Valle del Sarca con in vista il Monte Stivo. Per quanto breve è una passeggiata piacevole che talvolta può essere eseguita anche in presenza di neve se essa non è troppo abbondante o ghiacciata. Nel nostro caso abbiamo scoperto questa modesta elevazione in pieno dicembre e non vi nascondiamo che a rendere ancora più piacevole l’avventura è stato trovare aperto il Rifugio Monte Calino. Come non trovare piacere, dopo il cammino, nel caldo del focolare e in un buon piatto di carne salada, piatto tipico di Tenno? Sono pochi i rifugi gestiti nella stagione fredda, consigliamo in ogni caso di informarsi in relazione al periodo d’apertura. Sconsigliamo invece la salita nel periodo estivo per le elevate temperature e la forte umidità legata all’altitudine contenuta.

L’escursione in breve:

bivio (m 865) – Rifugio Monte Calino (Rifugio S.Pietro – m 976) – Monte Calino (Monte San Pietro – m 1067) – Vedesè (m 960) – Sella di Calino (m 966) – bivio (m 865)

Dati tecnici:

Partenza dal bivio a valle della Sella di Calino (m 865): Difficoltà: E (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 202Acqua sul percorso: sorgente le Fontane subito prima del Rifugio Monte Calino.

Accesso alla partenza:

Si accede alla partenza da Riva del Garda seguendo le indicazioni per Varone e Tenno. Raggiunto il paese di Tenno si procede brevemente in direzione dell'omonimo lago superando la frazione di Ville del Monte. Poco oltre troviamo, sulla destra, la stretta stradina asfaltata con indicazioni per il Rifugio San Pietro. La strada sale ripida, ma senza difficoltà, sino al bivio (m 865). Volendo si può ridurre ulteriormente il cammino, per altro non molto lungo, proseguendo sino al parcheggio del Rifugio San Pietro (m 930) posto nel bosco appena sotto la Sella di Calino.

Descrizione del percorso:

Dal bivio (m 865) si mantiene la sinistra risalendo la comoda strada asfaltata sino al bivio a destra che conduce al Rifugio Monte Calino. Come anticipato è possibile portare la macchina fin qui rendendo l’escursione ancora più breve. Proseguiamo sulla carrareccia d’accesso al rifugio che si sviluppa nel bosco di conifere rasentando la bella Sorgente Le Fontane. Nonostante l’alberatura non mancano ottimi scorci soprattutto sulla dorsale di Cima Parì e Cima Sclapa nell’ambito delle Alpi di Ledro. Alle spalle siamo sovrastati dalla grande sagoma del Monte Misone, noto anche come Monte Caminacol. La carrareccia a fondo naturale si sviluppa verso meridione raggiungendo in breve il bellissimo terrazzo prativo che accoglie il Rifugio Monte Calino (m 976), noto anche come Rifugio Monte San Pietro per via della chiesetta adiacente alla costruzione. La posizione offre un paesaggio favoloso con in evidenza la testa del Lago di Garda sovrastata dal Monte Altissimo di Nago e una parte della Valle del Sarca con il Monte Stivo proprio di fronte a noi. Verso oriente sfila la lunga dorsale culminante nei Corni di Pichea. Se eseguirete l’escursione, come nel nostro caso, ad inizio inverno, la neve renderà ancora più affascinante il paesaggio con uno splendido contrasto tra il bianco delle vette e l’aspetto mediterraneo del Lago di Garda.

L’escursione può ora proseguire con i cartelli indicanti il Monte San Pietro ad appena 20 minuti di cammino. Saliamo con il sentiero che entra nel bosco rado permettendo ancora una volta la vista del Monte Misone. Diviene più fitta l’alberatura incontrando nell’ombrosa vegetazione un paio di bivi sempre ben segnalati dai cartelli ad escludere qualsiasi errore. In moderata pendenza andiamo a toccare la vetta del Monte Calino per altro piuttosto anonima in quanto ampia e priva di cartelli segnalatori (m 1067). Tra gli alberi scorgiamo un ottimo scorcio in direzione dell’articolato crinale culminante nel Monte Biaina. Portandoci in direzione del salto ricadente verso la Valle del Sarca osserviamo ancora una volta la grande piana sottostante posizionata circa 1000 metri più in basso.

Il nostro cammino procede verso nord perdendo quota e restando sempre nell’ombroso bosco di conifere. La pendenza decresce sino a raggiungere l’ampia radura in località Vedesè (m 960 – ore 0,30 dal Monte Calino – ore 0,50 dal Rifugio Monte Calino – ore 1,15 dalla partenza). Sono presenti alcune vecchie case e il piano erboso appare sovrastato a sinistra dalle strapiombanti quinte rocciose del Monte Misone. Di fronte a noi si ripete la vista in direzione del Monte Biaina. I cartelli indicano il nostro proseguo in direzione della Sella di Calino. Il sentiero lascia ora il posto ad un’ampia strada forestale chiusa al traffico che muove verso sudovest in lieve pendenza articolandosi ancora una volta tra i fitti boschi che caratterizzano la zona. Ignoriamo il bivio a destra per la Val Lomasone mantenendo la carrareccia a fondo naturale sino a raggiungere la Sella di Calino (m 966 – ore 0,20 da Vedesè – ore 1,35 dalla partenza). Passiamo sulla strada asfaltata aperta al traffico che riporta in discesa al bivio per il Rifugio Monte Calino chiudendo così il nostro percorso ad anello. L’ultimo tratto è comune all’andata e riconduce alla partenza (m 865) per un totale di circa 2 ore di marcia.

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