Cima di Floite Ovest (Westliche Floitenspitze)

TRIPPACHKOPF (m 3110)

WESTLICHE FLOITENSPITZE (CIMA DI FLOITE OVEST – m 3194)

La Westliche Floitenspitze è una bella cima posta sul crinale principale delle Alpi Aurine (confine di stato). Se ne consiglia la salita ad escursionisti alpini esperti, in grado di affrontare una facile ma esposta via ferrata. Il tratto su ghiacciaio non deve preoccupare in quanto poco crepacciato. Naturalmente l’impresa richiede non solo tempo ben stabile ma anche buona visibilità con assenza di nebbie per via del lungo tratto sommitale a quote ben superiori ai 3000 metri e in assenza di segnavia. Da rilevare la durata assai lunga dell’impresa se compiuta in un solo giorno. La Trippachkopf è una cima secondaria toccata nella salita alla Westliche Floitenspitze.

Dati tecnici:

Da Stallila (m 1450): Difficoltà: itinerario alpinistico: F+ (Vai alla scala delle difficoltà). Nella prima parte della salita si affronta una via ferrata poco difficile (Kamin Klettersteig) che richiede comunque materiale tecnico specifico (imbracatura, cordino, moschettoni, dissipatore e caschetto). Oltre il Rifugio Vittorio Veneto si attraversa un lembo poco crepacciato del Trippachkees procedendo quindi lungo la cresta, parzialmente innevata (piccozza) anche in estate. Segnaletica: totale sino al Rif. Vittorio Veneto. Assente nel tratto successivo. Dislivello assoluto: m 1744.   

Accesso:

Si accede alla partenza dalla Val Pusteria; in coincidenza della città di Brunico troviamo le indicazioni per la statale della Valle Aurina (Ahrntal). Raggiungiamo in 13 km circa Campo Tures; superato il paese la strada si sviluppa in un tratto selvaggio con la valle ora molto stretta e il Torrente Aurino subito a sinistra della statale. Scavalchiamo con un ponticello il torrente quindi il solco vallivo si allarga e raggiungiamo Lutago, prima frazione del comune di Valle Aurina. Proseguiamo risalendo dolcemente la valle superando la piccola frazione di Gisse raggiungendo quindi San Giovanni. In coincidenza del paese troviamo, dalla parte opposta della statale rispetto alla chiesa del paese, la stretta stradicciola asfaltata che, con numerosi tornanti, conduce sino alla malga Stallia (m 1450 - numerose possibilità di parcheggio).

Descrizione del percorso:

Abbandonata l’automobile proseguiamo a piedi seguendo l’ampia carrareccia forestale chiusa al traffico che ha termine presso una casa di contadini (m 1666 – ore 0,25 dalla partenza). Procedendo su sentiero rasentiamo la bella cascatella posta a sinistra formata dal Rötbach (Rio Rosso). Poco sopra siamo presso la Schöllberg Alm che possiamo raggiungere al di là del torrente con una brevissima digressione (m 1740 – ore 0,40 dalla partenza – punto di ristoro nei mesi estivi). Si prosegue su bosco più rado sino alla Daimer Alm (m 1868 – ore 1 dalla partenza), punto di ristoro posto in una bella terrazza a pascolo. Da qui in poi la salita si fa più erta e faticosa: guadagniamo quota con un’innumerevole sequenza di tornanti rasentando a quota m 2110 (Stabeler Stein) un’altra bella cascata prodotta dal Rio Rosso. Grandi lastroni rocciosi prendono progressivamente il posto dei pascoli presso la località Quelle dove troviamo un’abbondante e fresca fonte (m 2360 – ore 2,30 dalla partenza). Con un tratto assai ripido rimontiamo il soprastante crinaletto detritico sino alla sommità che costituisce il bordo della soprastante vasta morena glaciale (loc. Sandraine – m 2580 – ore 3,20 dalla partenza - bel panorama alle spalle sul fondo della Valle Aurina). Poco oltre siamo ad un bivio: a sinistra si separa lo Stabeler Weg (segavia 24A) in direzione del valico di Zu Törla; noi manteniamo invece la destra (segnavia 23) puntando progressivamente in direzione della Cresta di Rio Torbo. Trascurata a sinistra un’ulteriore traccia che conduce al Rifugio Vittorio Veneto per il Rötbachkees (Vedretta di Rio Rosso) ci innalziamo in ambiente roccioso assai selvaggio ammirando il sottostante laghetto di fusione. In breve siamo alla base della strapiombante cresta (circa m 2750). Affrontiamo ora la breve ma esposta Via Ferrata Camino (Kamin Klettesteig). Dopo una prima breve scaletta, le funi metalliche guidano a destra sino al ripidissimo diedro che ha dato nome alla via. Due lunghe scale metalliche superano in un sol colpo 80 metri di dislivello permettendo di rimontare rapidamente la strapiombante parete. La difficoltà della via è naturalmente relativa trattandosi in prevalenza di scale; non deve tuttavia essere trascurata l’esposizione nel complesso molto forte del tratto, particolarmente per chi non ha esperienza per questo tipo di percorsi (d’obbligo il normale materiale tecnico per vie ferrate). Superate le lunghe rampe di scale quasi verticali, seguono le ultime funi sino al termine del tratto attrezzato che richiede in tutto una scarsa mezzora. Segue un tratto tra instabili lastroni rocciosi incrostati di licheni sino a guadagnare la sommità della cresta di Rio Torbo, ove è posto, come un nido d’aquila, il bellissimo Rif. Vittorio Veneto (Schwarzenstein Hütte – m 2922 – ore 4,30 circa dalla partenza). Da rilevare il panorama, impressionante nella sua spettacolarità, sulla sommità di vette famose quali il Sasso Nero e la cima di Floite. Notare inoltre la visione, subito sotto il rifugio, dei larghi e orridi crepacci che caratterizzano la distesa inclinata del Trippachkees (Vedretta di Rio Torbo).

Dopo una meritata sosta, se le condizioni meteorologiche sono assolutamente stabili proseguiamo oltre il rifugio in direzione della Trippachsattel (Forcella di Rio Torbo) su terreno sconnesso privo di segnavia. bordeggiando a sinistra i lembi laterali del Trippachkees (Vedretta di Rio Torbo). Raggiungiamo infine il valico attraversando il ghiacciaio quasi in piano, senza incontrare crepacci rilevanti (m 3030 – ore 0,20 dal Rifugio Vittorio Veneto). Subito al di là della vedretta risaliamo sul versante austriaco la cresta rocciosa discendente dalla Cima di Floite Ovest tra grossi blocchi di roccia instabile e passando presso la sommità secondaria del Trippachkopf (m 3110). Subito oltre si procede sul filo di cresta con un ultimo breve tratto caratterizzato, anche a stagione inoltrata, dalla presenza di un ripido e pericoloso pendio innevato che può essere aggirato più facilmente a sinistra. Dalla cima della Westliche Floitenspitze (Cima di Floite Ovest – m 3194 – ore 1,30 dal Rif. Vittorio Veneto – ore 6 dalla partenza) è notevole il panorama sullo Schwarzenstein. Per la via di discesa è consigliabile, nella discesa dal Rifugio Vittorio Veneto a valle, la variante costituita dalla facile Gletscher Klettersteig: vedi la descrizione della discesa dal Sasso Nero.

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