Picco Palų (Grosses Moostock)

GROSSES MOOSTOCK (PICCO PALŲ – m 3061)

La pių conosciuta cima del sottogruppo dei Monti di Cima Dura. Nonostante la vetta pių elevata sia Cima Dura, Picco Palų resta decisamente pių frequentato per via del sentiero segnato che ne raggiunge la sommitā e per via delle difficoltā tecniche ben inferiori. La salita richiede comunque buon allenamento per la lunghezza: il panorama dalla sommitā ripaga senz’altro della fatica necessaria per la salita.

Dati tecnici:

Da Ahornach (Acereto) – loc. Gasteiger (m 1572): Difficoltā: EEA (Vai alla scala delle difficoltā). Suddivisione delle difficoltā in base ai tratti: breve tratto attrezzato con funi metalliche. La cresta finale presenta elementari passaggi su roccette (I° grado). Segnaletica: totale. Escursione da evitarsi in caso di nebbia o temporale per l’elevata quota raggiunta. Dislivello assoluto: m 1489.

Accesso:

Si accede alla partenza dalla Val Pusteria; in coincidenza della cittā di Brunico troviamo le indicazioni per la statale della Valle Aurina (Ahrntal). Raggiungiamo in 13 km circa Campo Tures; troviamo nella periferia del paese (quindi non entriamo nel centro) il bivio a destra per Riva di Tures. Pochi chilometri di salita lungo questa provinciale e siamo ad un nuovo bivio: abbandoniamo la strada per Riva di Tures per volgere invece a sinistra portandoci in breve ad Acereto (Ahornach). Saliamo in auto sino al termine della strada (Ampio parcheggio a destra – m 1572).

Descrizione del percorso:

Chiari cartelli in legno indicano il segnavia 10B per il Grosses Moostock. Saliamo su strada per un breve tratto per poi passare nel fitto bosco su sentiero vero e proprio. A ore 0,45 dalla partenza incrociamo un’ampia carrareccia e un fienile isolato: procediamo poi risalendo un costone prativo sino ad accedere alla Schlafhäuseralm (m 2016 – ore 1 dalla partenza – fonte d’acqua). Il sentiero percorre ora lo stretto solco vallivo racchiuso tra lo Zitnock e il Kl. Moosstock. Una rada boscaglia di abeti lascia spazio a pascoli e balze erbose col sentiero che si porta infine ai piedi di un’incombente paretina rocciosa. La risaliamo molto ripidamente ma senza difficoltā per poi piegare vistosamente verso destra. Il fondo si fa instabile, su ghiaie e massi in precario equilibrio: un breve traverso in falsopiano verso sinistra ci porta alla base di un tratto roccioso assai ripido attrezzato con funi metalliche. Segue un caotico pendio di massi e lastroni rocciosi su sentiero malagevole ma non difficile. Ometti di pietre ci guidano sino alla soprastante forcellina dove compare sia la cima del Grosses Moostock che un minuscolo laghetto posto subito sotto di noi (Moosstocksee – m 2774). Restano da risalire gli ultimi 300 metri di dislivello rimontando la cresta sud della montagna; percorriamo un breve tratto quasi piano (neve sino ad estate inoltrata) seguito da comode svolte sino a guadagnare, come detto, la cresta discendente dalla cima. La rimontiamo tra enormi gradoni su roccia ben appigliata (I° grado inferiore) ed evitando di seguire incerte e fuorvianti tracce sulla sinistra che si abbassano eccessivamente rispetto al filo di cresta. Con piede fermo, ma senza eccessive difficoltā, siamo infine sull’ampio pianoro della vetta caratterizzato da molti ometti di pietre (m 3061 – libro di vetta – ore 5 dalla partenza). Dalla cima splendido panorama su Cima Dura e sulla Valle di Poja con i suoi laghetti (il maggiore č lo Schwarzsee). Notiamo verso nordest il Picco dei Tre Signori, il GroßVenediger e il Pizzo Rosso di Predoi; pių ad oriente sono ben visibili le Vedrette di Ries con il Sassolungo, il Collalto e il Collaspro, a monte di Riva di Tures. Pių a sud spicca l'elegante cima di Monte Nevoso. Ad occidente osserviamo il crinale principale delle Alpi Aurine, con in evidenza il Sasso Nero e il Monte Lovello, mentre sotto la nostra verticale osserviamo, ancora una volta, il piccolo Moosstocksee. Il rientro avviene a ritroso.

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