Matanna

MONTE MATANNA (m 1317)

Le Alpi Apuane presentano nel loro settore meridionale un aspetto più dolce rispetto alla parte centrale del gruppo; le vette sono per lo più prative e di quota contenuta. L’altitudine ridotta non deve comunque trattenere l’escursionista dal conoscere queste zone nel complesso trascurate e appartate. Tra i pregi occorre segnalare il fatto che queste cime non sono state intaccate dal fenomeno delle cave di marmo che devastano invece molte delle cime più alte e famose del gruppo. La bassa quota permette inoltre la percorrenza di queste vette nelle mezze stagioni quando la neve ricopre le sommità più elevate; l’estate è invece una stagione poco adatta alla loro salita per via delle temperature e dell’umidità troppo elevate. Il Monte Matanna, anch’esso prevalentemente prativo, è la massima cima delle Apuane Meridionali. L’escursione non impegna per oltre 3 ore considerata la salita e la discesa. Per chi desidera riempire al meglio la giornata, si apre la possibilità di unire la salita al Matanna con quella di altre cime del circondario come il Monte Nona e il Monte Croce per gli amanti del trekking oppure il Monte Procinto utilizzando una bella via ferrata. Tutte queste montagne possono essere risalite utilizzando l’Albergo Alto Matànna come punto di partenza.

Dati tecnici:

Dall’Albergo Alto Matanna (m 1034): Difficoltà: E (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello: m 283. Acqua sul percorso: assente, tuttavia l’Albergo Alto Matanna ad inizio escursione funziona come ottimo punto di ristoro ed appoggio; l’itinerario è inoltre piuttosto breve eliminando ogni problema legato alla carenza d’acqua. Si accede alla partenza dalla statale della Garfagnana volgendo poi sulla stretta strada comunque asfaltata che transita per Fabbriche di Vallico. Si raggiunge così il termine della strada presso l’Albergo Alto Matanna dove possiamo parcheggiare l’automobile.

Accesso:

Si accede alla partenza dalla bassa Garfagnana. Si abbandona il fondovalle del Serchio risalendo lo stretto solco vallivo del torrente Turrite Cava. Superiamo i paesi di Fabbriche di Vallico e Gragliana raggiungendo Mulini di Palagnana. Volgiamo a sinistra e saliamo sino a raggiungere il parcheggio presso l'ex albergo Alta Matanna (m 1034).

Descrizione del percorso:

I bei prati e il bosco rado circostanti l’albergo invitano alla sosta in una zona particolarmente verde e tranquilla. Il nostro sentiero ha inizio proprio davanti alla costruzione e volge verso sinistra attraversando quasi in piano le bellissime radure prative. Aggiriamo a destra un vecchio cancello e riprendiamo la larga e ampia mulattiera che sale in pendenza moderata rasentando il piccolo laghetto del Bozzone, subito ai piedi delle pendici prative del Matanna. Al di sopra traversiamo comodamente in falsopiano con la vista che si apre verso meridione andando a cogliere l’inconfondibile piramide prativa del Monte Piglione. Poco oltre, rasentiamo una piccola cappella oltre la quale una tabella segnavia indica il punto in cui abbandoniamo la mulattiera salendo in un attimo sul crinaletto a destra (Foce del Pallone – m 1092 – ore 0,20 dalla partenza). La vista si apre, splendida, sulla costa versiliese con la città di Camaiore e sul Mar Ligure. Osserviamo inoltre la lunga dorsale in prevalenza prativa che ci condurrà sino alla cima. La sbiadita segnaletica di vetta guida a destra, come detto, sull’ampio crinale dapprima su fondo in parte roccioso, quindi su terreno prativo. L’itinerario è semplice e logico mantenendosi per lo più sul filo dell’ampio spallone discendente dalla cima. La pendenza aumenta con il sentiero che deborda sulla sinistra sino a raggiungere una bella posizione in falsopiano prativo dove la vista si apre sulla destra in direzione dell’Albergo Alto Matanna e del Lago del Bozzone (osserviamo alle spalle il precedente tratto di crinale). Dopo questo breve tratto pianeggiante riprende decisa la salita con i pascoli che lasciano progressivamente spazio a roccette facili ma sempre più ripide. Curiosa e inusuale per le Alpi Apuane la presenza di rocce dalla marcata colorazione rossastra. Un breve tratto più ripido è aggirato sulla sinistra seguendo ancora una volta i vecchi segnavia azzurri in parte cancellati dal tempo, per poi guadagnare ancora una volta il filo di cresta e raggiungere senza alcuna difficoltà la vetta del Matànna (m 1317 – ore 1,30 dalla partenza). Grande panorama dalla cima sulla parte centrale del gruppo con le Panie e sui vicini Monte Procinto e Monte Nona. Verso ovest è evidente il litorale versiliese.

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