Cima Cadini - Cima Pipa

PFEIFHOLDER SPITZE (CIMA DELLA PIPA – m 2862)

NAPFSPITZE (CIMA CADINI – m 2888)

Una coppia di belle cime assai frequentate in quanto accessibili dal normale escursionista con un facile sentiero segnato. Caratterizzate da pendici dirupate e sgretolate concedono, dalle rispettive sommità, vaste e splendide visioni su un lungo settore del crinale principale delle Alpi Aurine. Ne suggeriamo la più veloce e facile via di salita.

Dati tecnici:

Dal parcheggio sulla sponda orientale del Lago di Neves (m 1860): Difficoltà: EE (Vai alla scala delle difficoltà). Suddivisione delle difficoltà in base ai tratti:E sino al Rifugio Ponte di Ghiaccio; EE nel tratto successivo. Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 1028.

Accesso:

Si accede alla partenza dalla Val Pusteria; in coincidenza della città di Brunico troviamo le indicazioni per la statale della Valle Aurina (Ahrntal). La percorriamo per una decina di km sino a raggiungere il paese di Molini di Tures. Abbandoniamo a questo punto la statale della Valle Aurina per volgere a sinistra risalendo la valle di Selva dei Molini; attraversiamo l'omonimo paese proseguendo sino a Lappago, ultimo centro abitato oltre il quale la strada diviene strettissima e molto ripida. La carrozzabile (a pedaggio negli ultimi km) si inerpica sino al suo termine presso la diga artificiale di Neves (Neves Stausee) dove troviamo numerose possibilità di parcheggio e alcuni punti di ristoro.

Descrizione del percorso:

Dal parcheggio aggiriamo il Lago di Neves con larga strada bianca chiusa al traffico sino a raggiungere, sulla sponda opposta, la deviazione che ci permette di risalire la Pfeifholdertal (Valle della Pipa). Con ripido sentiero segnato (segnavia 26) saliamo nella boscaglia di conifere per poi passare su pascoli solcati da limpidi torrenti. Guadagnando quota la vegetazione lascia il posto a vaste e sconnesse pietraie; nel settore superiore il tracciato si porta sulla sinistra orografica del valloncello sino a raggiungere la pronunciata sella dell’Eisbruggjoch (Passo Ponte di Ghiaccio – m 2545 – ore 2,30 dalla partenza) ove sorge l’omonimo rifugio. Rimontiamo ora, con il segnavia n° 6, la cresta discendente dalla Pfeifholder Spitze (Cima della Pipa – m 2862). La salita avviene per lo più tra pietraie e detriti instabili; il panorama si apre offrendo sulla sinistra uno scorcio sul lago artificiale di Neves mentre sulla destra occhieggia il lago Ponte di Ghiaccio. Resta visibile il sottostante rifugio sovrastato a nord dalla sagoma rocciosa della Piccola Punta Bianca, mentre a destra prosegue il crinale principale delle Alpi Aurine con le grandi vette del Mesule e della Cima di Campo. Nonostante il fondo sconnesso, le difficoltà restano basse e, nei pochi punti in leggera esposizione, è presente qualche fune metallica tutto sommato eccessiva considerato il tracciato largo ed evidente. Ad ore 1 dal rifugio rasentiamo la sommità della Pfeifholder Spitze (Cima della Pipa – m 2862) procedendo brevemente sino alla sella che la divide dalla vicina Napfspitze (Cima Cadini – m 2888). Possiamo da qui affacciarci sul versante sud dove osserviamo dall’alto i Bodenseen (Laghi del Passo). Restano gli ultimi 10 minuti di sentiero prestando particolare attenzione all’esile cresta finale, piuttosto esposta sulla destra, sino alla sommità della Napfspitze (Cima Cadini - ometto di pietre in cima) da dove scorgiamo l’imponente sommità del Gran Pilastro, la vetta della Punta Bianca e il vasto bacino glaciale racchiuso tra la Cima di Campo e il Mesule.  La salita richiede all’incirca ore 3,30 complessive; il rientro avviene a ritroso.

N.B. Dal rifugio Ponte di Ghiaccio è possibile scendere, con una breve digressione, al sottostante pittoresco Eisbruggsee (Lago Ponte di Ghiaccio – m 2351 – ore 0,20 dal rifugio). Il tracciato è facile e segnato (segnavia 13).

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