|   
 
 Cima Cadini (Napfspitz 
- m 2888) - Cima della Pipa (Pfeifholderspitze 
- m 2862) 
 Cima d'Era (Ehrenpolspitze 
- m 2774) 
 Cima delle Pecore (Schaflahnernock 
- m 2703) 
 Cima di Campolago (Cima del Lago / 
Seefeldspitze – m 2717) 
 Cima di Pozzo (Putzenhöhe - 
m 2438) 
 Cima di Valmala (Wurmaulspitze 
- m 3022) 
 Col del Lago (Seebergl - 
m 2705) 
 Sasso Tondo (Ringelstein 
– m 2551) 
 Seespitze 
– cima nord (m 2660) 
 Spico 
(Speikboden - m 2517) - Fadner (m 2457) - Monte Corno (Gorneberg /Henne - m 
2475) - Wurmtaler Spitze (m 2343) - Zinsnock (m 2429) 
 Spico (Speikboden 
- m 2517) - Seewassernock (m 2433) - Dosso Grande (Große Nock - m 2400) 
 Picco della Croce (Wilde Kreuzspitze 
- m 3135) 
 Pockshorn (m 3021) Posti a sud del crinale 
principale delle Alpi si estendono approssimativamente nel quadrilatero compreso 
tra i paesi di Brunico, Campo Tures, Vipiteno e Bressanone. Vengono spesso 
considerati un sottogruppo delle Alpi Aurine.Caratterizzati da cime verdeggianti, di minore altezza rispetto a quelle del 
crinale principale, i monti di Fundres sono generalmente trascurati e poco noti.
 Quasi tutte le cime del gruppo sono in realtà alla portata dell’escursionista. 
Le cime più alte toccano e superano i 3000 metri; la più elevata, il Picco della 
Croce (m 3135), può essere considerato uno dei 3000 più facili dell’Alto Adige: 
trovate nel sito la descrizione a questa salita. La presenza di neve e ghiaccio 
nel gruppo è da considerarsi episodica, mancano quindi le condizioni d’alta 
montagna proprie del vicino crinale delle Alpi Aurine.
 Quello che queste montagne non possono dare in termini di roccia e ghiaccio è 
però ampiamente compensato dalla pace e dalla tranquillità di cui si può godere 
sulle sue cime senz’altro molto appartate ma a misura d’uomo. I  monti di 
Fundres nascondono inoltre un prezioso gioiello: il bellissimo Lago Selvaggio 
raggiungibile dal trekker transitando tra splendidi pascoli.
 Come per le Alpi Aurine e per le Vedrette di Ries occorre sottolineare che la 
rete sentieristica e i rifugi scarseggiano ma questo non limita in alcun modo la 
possibilità di raggiungerne le cime più alte. Un occhio di riguardo dev’essere 
come sempre prestato alle condizioni meteorologiche spesso assai instabili nei 
mesi estivi presso il confine con l’Austria. Sono comunque cime che espongono ad 
un rischio inferiore rispetto alle elevate vette poste lungo la displuviale. 
Alcune valli abitate permettono di insinuarsi all’interno del gruppo senza 
difficoltà: ci riferiamo alla Val di Valles, alla Val di Fundres e alla Valle di 
Selva dei Molini.
 
     
    
     
 Cookie |